Poiché la competenze di Beatrice spazia dalla rete alla
famiglia, dalla reputazione all’export, questa intervista va in onda… a reti
unificate sui nostri tre blog
Beatrice Nolli è una stella del web.
Non è un titolo ad effetto né una captatio benevolentiae. Magari un po’
ridondante, sicuramente una
verità senza enfasi. Perché la sua voce squilla chiara in ogni dove. Qui ci spiega che cosa fa,
mettendolo in pratica come in un gioco di specchi. Qui
risponde ad una intervista sul più sciccoso e nuovo dei social media, Pinterest, nel più italiano dei blog su che
di Pinterest parlano: Pinterestitaly.
Qui infine commenta i più recenti
#epicfail per dirla con Twitter sull’uso disastroso dei social media, da
Groupalia a #RTL102.5
Quindi, chiarite le sue credenziali,
spalanchiamole le porte e lasciamole la parola.
1.
Mamma@work: così ti definisci. come concili lavoro e
famiglia?
E' stata una scelta di qualche anno
fa, prima ancora di avere mia figlia, decisi che la passione per il marketing,
l'advertising e il web dovessero in qualche modo combinarsi con il mio primo
obbiettivo: vivere la famiglia. Così ho mollato "il posto fisso"
messo tutto in discussione, puntando molte energie in questo lavoro che mi sta
dando grandi soddisfazioni.
Inizialmente è stato complicato unire
le due cose perché si rischia di lavorare oltre ogni limite di orario e di
relegare alla sola presenza fisica il rapporto con i familiari mentre le energie
mentali sono assorbite dall'essere "costantemente online". Dopo
qualche tempo però si riesce a comprendere meglio le dinamiche ed i meccanismi,
organizzare il lavoro in "fasi" e dedicare ad esso spazi completi per
poi potersi godere la famiglia durante gli altri momenti pur restando presenti
online.
2.Ti sei occupata molto di Pinterest: quali sono le
prospettive in ambito professionale di questo nuovo social delle immagini?
Pinterest è diventato a mio avviso,
come si può dedurre anche dall'analisi di diffusione in Italia effettuata da
Francesco Russo su inTime, un'abitudine post-lavoro per gli italiani. Questo è
un dato importante perché permette di assimilare Pinterest a Facebook, seppure
con tempi di permanenza diversi. In questo scenario si capisce molto facilmente
che le potenzialità di ritorno per un'azienda o per un professionista ci sono e
sono assolutamente da prendere in considerazione. In che modo? Dato che lo
strumento in questione è in continua evoluzione e gran parte la faranno gli
utenti stessi, è difficile immaginare dettagli futuri ma sicuramente una delle
strade che sta portando maggiori risultati è la creazione di board originali
che diano spunti interessanti per gli utenti, magari board di gruppo in modo da
coinvolgere direttamente gli utenti maggiormente attivi su Pinterest. Come
condizione "una tantum" invece vedo molto efficaci i contest, anche
perché è tutto da inventare su questo social network, regole comprese, per cui
un po' di creatività ed il gioco è fatto! Adoro gli strumenti che puntano molto
sulla personalità e sule idee!
3.Chi potrebbe
beneficiarne di più?
Una risposta scontata è: chi lavora
con le immagini. In realtà le immagini non sono che una rappresentazione visiva
di concetti ed emozioni che pertanto possono raffigurare qualsiasi argomento si
voglia proporre. Attualmente i settori più forti restano ancora i viaggi, la
cucina, la moda, il make-up, interior design e tutto ciò che ruota intorno a
gatti e bambini, ma credo che molto si possa fare per qualsiasi settore, ad esempio
per i nostri prodotti di nicchia che tanto avrebbero bisogno di maggiore
visibilità soprattutto se esportabili, basta usare questo strumento cercando di
proporre idee senza tentare la "vendita" a tutti i costi,
identicamente come accade per gli altri social network.
4. in che modo è
possibile costruire la propria reputazione sul web?
"Non coltivo l'orto solo per i
pomodori, ma anche per le
carote" ! :) lo so, è una frase buffa, ma è una specie di
"motto" che mi sono costruita con il tempo e che sembra funzionare. I
pomodori hanno frutti appariscenti e visibili agli occhi di tutti,
rappresentano i fan o i follower o le visualizzazioni di post, mentre le carote
crescono sottoterra e mostrano agli occhi di chi guarda soltanto una piccola
parte, queste per me rappresentano le relazioni, preziose al punto tale da
essere protette dalla terra. Infine ad ogni buon contadino occorre pazienza e
tempo!
5.In che modo un social network può effettivamente
diventare uno strumento di marketing? Per quali aziende è possibile?
E' possibile e
fondamentale a mio avviso, ma occorre tenere presente che il social media
marketing non è altro che "una parte" del marketing aziendale, una
parte altrettanto importante che dev'essere integrata e "indentata"
all'interno del marketing mix permeando ogni singola azione di diffusione.
Conosco aziende ad esempio che hanno una pagina Facebook che non è segnalata
nemmeno sul loro sito ufficiale, questo vuol dire che gli sforzi del community
manager e del consulente saranno totalmente vani. Quanto alla tipologia di azienda per la quale possano essere
utili i social network direi tutte, fermo restando quanto appena detto in
termini di marketing mix e soprattutto tenero ben presente che non tutti i
social network sono adatti a tutte le aziende in qualsiasi momento esse si
trovino. E' fondamentale quindi realizzare una corretta analisi per inquadrare
quale strumento risulti più adeguato per "quella azienda" in
"quel dato momento" per "quel dato target" e su quel
territorio specifico, un corretto web-listening è alla base della riuscita di
un investimento online.
6.L'export oggi sembra la strada da privilegiare per
battere la crisi: in che modo il web diventa utile?
L'export è una importante opportunità
di valorizzazione del prodotto fuori dai confini nazionali; il web facilita i
rapporti di lavoro e ottimizza i tempi, pertanto per un settore che lavora
sulle grandi distante ed i rapporti internazionali risulta essere uno strumento
di fondamentale importanza.
7.
E' possibile e se sì come usare
twitter e gli # per una campagna di marketing?
E' possibile se l'uso di Twitter è
perfettamente integrato nella pianificazione generale degli obbiettivi di
marketing aziendali, come ho detto prima le azioni di social medi marketing se
slegate dal contesto aziendale e non collegate ad altre azioni di marketing
tradizionali risultano poco efficaci se non vane. Quanto a Twitter ed agli #
hashtag trovo che possano essere un mezzo molto interessante anche per la
raccolta di impressioni o feedback sui prodotti, ad esempio il caso Ikea Italia
è sicuramente un esempio da seguire per la creazione di hashtag ad-hoc che
servano a diffondere il marchio o il prodotto fidelizzando l'utente, come ad
esempio #parlasvedese con il quale gli utenti hanno inventato frasi di senso
compiuto in 140 caratteri utilizzando i nomi dei prodotti. Aldilà delle
polemiche, sembra infatti che Ikea Italia abbia una percentuale di falsi follower, queste iniziative
sono state comunque un successo e sono state perfettamente in linea con l'immagine
di Ikea in Italia e quindi con il modo di intendere l'Ikea degli utenti
italiani su Twitter.
8. Quali errori non
deve commettere una PMI che si affaccia sul web?
Sottovalutare la presenza sul web
affidandola a persone non specificamente formate per la pianificazione di
azioni di social media marketing o per la cura della presenza aziendale online.
Oggi la formazione a mio avviso è fondamentale. Altro errore, o conseguenza del
primo, sono la mancanza di chiarezza e di tempestività nelle risposte e la mancanza
di coordinazione delle azioni e delle informazioni, come dicevo prima infatti
un'azienda che ha una pagina Facebook non pubblicizzata e collegata al sito
ufficiale vanifica questa presenza oltre a creare diffidenza nei confronti
della pagina, potrebbe infatti essere stata creata da fonti non ufficiali.
9.oltre al tuo e a
questo (;-), quali sono gli altri blog da non perdersi?
Sicuramente il blog
di Francesco Russo che ho citato prima, InTime , poi il blog di Paolo Ratto
e alcune fonti internazionali come ReadWriteWeb e lo scontato ma importante
Mashable
oltre a Pinterestitaly
in materia pinterestiana!
In generale
consiglio di avvalersi di un aggregatore, abbonarsi ai feed ma verificare le
fonti ogni settimana e cercarne sempre di nuove, magari utilizzando Twitter.
Grazie infinite per avermi dato modo
di riflettere ulteriormente su questi argomenti e per la bella opportunità di
essere presente sui tuoi blog.
Buon tutto a te e famiglia.
Bea, BouncyBall.