giovedì 31 ottobre 2013

I draghi nascosti nelle procedure fanno perdere profitti: li vuoi sconfiggere?

Altri draghi, dopo quelli affrontati qui, si annidano nella nostra azienda, dentro le procedure e la mancanza di responsabilità.
Vuoi saperne di più?


martedì 29 ottobre 2013

Qual è il tuo drago da sconfiggere? Come va tra soci? E con l'export?

Che sfide deve affrontare la tua azienda?
Che cosa turba i tuoi pensieri?
Come va con i tuoi soci?
Oppure hai problemi ad esportare?
In 129 secondi qualche idea per uccidere il drago.

lunedì 28 ottobre 2013

Spostare l'attenzione da costi a ricavi per vendere di più? Ecco come fare


Forse basta cambiare parola per cambiare tutto, per virare prospettiva.

Sostituire costi con profitti e vedere l’effetto che fa.
Rileggevo uno dei primi saggi di Eli Goldratt mentre in treno scendevo verso Fabriano, quando mi sono reso conto che quella piccola intuizione in realtà così piccola non era e sicuramente meritava molta più attenzione di quanto non avesse fatto. Perché il saggio è del 1990.

Cosa dice il papà della TOC? Che nel misurare l’efficacia di una soluzione non dovremmo andare a vedere quanto impatta sui costi, ma quanto produce in termini di ricavi.
Il concetto di ROI? Molto di più, perché si tratta di mettere in conto molto più che solo il ritorno netto sull’investimento, ma quello indotto.

Se la mia soluzione ti permette di migliorare la comunicazione con i tuoi agente e i tuoi clienti, se ti permette di costruirti una fama e una reputazione solide, come fai a misurare solo il ritorno tra la nuova pagina del sito e i prodotti che attraverso di essa sei riuscito a vendere?

L’esempio che porta Goldratt è relativo alle dimensioni di un batch: generalmente si calcolano trovando un compromesso tra la spalmatura del costo di set up su più pezzi possibile e gli oneri finanziari prodotto dall’immobilizzo a magazzino dei prodotti.
E se invece ci fosse di mezzo la soddisfazione di un cliente? O la spedizione di un ordine più grande? O il rispetto dei tempi di consegna?
Le implicazioni sono molto più ampie se ragioniamo non in termini di riduzione dei costi ma di aumento dei profitti.

Che ha a che fare tutto questo con la vendita?

Ci siamo mai fermati a ragionare in che modo le nostre soluzioni hanno un impatto simile sui nostri clienti e i loro conti economici?

Come stiamo contribuendo a migliorare le loro vendite? 
Che vantaggio diamo loro rispetto ai loro concorrenti? 
Come riduciamo i loro costi così che possano essere più competitivi e aumentare il loro fatturato? 
In che modo li aiutiamo a disegnare una nuova offerta innovativa?

Ci facciamo le domande giuste per trovare una risposta che ci avvantaggi e ci faccia crescere in reputazione con i nostri clienti?

lunedì 21 ottobre 2013

Vuoi fare tuo profitto? Hai 55 secondi da investire sul tuo successo?

Vuoi fare più profitti per tenere in vita la tua azienda e il tuo sogno?
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Se vuoi ridurre i tuoi sprechi prenditi 62 secondi per capire come si possa fare ad aumentare i margini



 


E vendere meglio? Ti interessa? Come fare? Questa volta ti chiedo 79 secondi per capire come aiutare i tuoi clienti per avere più margini









sabato 19 ottobre 2013

Turismo a misura di web: le novità dell'agriturismo Altobello




L’abbiamo già incontrata la famiglia Altobello e il suo agriturismo, e con piacere aggiorniamo la situazione visto che nel frattempo si sono dati molto da fare in rete e con successo.

Come è andata questa estate per il vostro agriturismo?
Quest'estate Agriturismo Altobello é entrato in  una nuova era. Direi che, letteralmente, è stato sommerso di sorrisi, abbracci, chiacchierate e tanta, tanta allegria.
É stata una stagione entusiasmante, molto emozionante.


Che cosa avete fatto di nuovo per potenziare la vostra presenza in rete?
Il sito web di Agriturismo Altobello é stato rinnovato completamente a febbraio 2013 e da allora ha sempre subito miglioramenti, aggiornamenti continui.
Questo perché sento forte l'esigenza che sia sempre piacevolmente consultabile, quasi un fidato compagno di viaggio per chi volesse conoscere Verona e il suo territorio.
I social Twitter e FaceBook si sono confermati frizzanti e molto utili per lanciare spunti, idee, suggerimenti e notizie.
Abbiamo potenziato la nostra presenza con Istagram, Foursquare e il nuovo canale YouTube che ci ha divertito molto.

Come vi trovano i clienti? attraverso quali canali?
In percentuale sono meno gli ospiti stranieri che ci contattano direttamente dal sito perché prediligono la sicurezza di un portale turistico che li rassicuri sulla struttura che li incuriosisce e che vorrebbero scegliere per le vacanze italiane.
Il turismo di noi Italiani non gode di ottima salute ma direi che piace il soggiorno breve, per visite culturali/naturalistiche,  e per questo ci scelgono direttamente dal Sito web magari dopo aver letto recensioni o accolto consigli di chi é già stato nostro gradito ospite.
Ancora vincente in caso di dubbi e domante la telefonata.
I social funzionano da ponte per arrivare alla prenotazione.


Riuscite a stabilire una interazione con la rete? che suggerimenti raccogliere?
Quest'anno per me  la presenza in rete di Agriturismo Altobello é stata una continua sfida e un fare i conti con la mia indole conservatrice.
La risposta della rete é stata così affettuosa e piacevole che ha sgretolato ogni mio dubbio alimentando la voglia di farmi sempre più presente.
Mi faceva piacere e ci tenevo di rendere la rete partecipe di tutti i bei momenti estivi che qui si susseguivano qui in Agriturismo Altobello, in un certo senso, quasi un comunicazione Live.


Che cosa dovrebbe fare il mondo del turismo italiano per promuoversi specie all'estero?
Il turismo estero ha voglia di stare in Italia e scoprirne la quotidianità.
L'ospite lontano ha bisogno di rassicurazioni su cosa vedrà e dove andrà. In Italia c'é talmente tanto che ci si perde se non si ha una buona e fidata  guida che permette di decidere, scegliere e interpretare i desideri di vacanza.
Il web può e deve giocare un ruolo fondamentale per accorciare le distanze nel mondo e agevolare la comunicazione turistica positiva, frizzante, Live.

Video e foto sono uno strumento abbastanza nuovo del web: come lo state sfruttando?
Agriturismo si é proprio divertito a sbarcare su You Tube. Fare video e provare a comunicare la nostra realtà agricola e di accoglienza é una sfida faticosa ma positiva e  bella.
Le foto sono il nostro filo diretto con la rete.

Le foto ci supportano per far volare  le nostre idee, le nostre parole.

mercoledì 16 ottobre 2013

Come aiuti i tuoi clienti? Pochi suggerimenti efficaci per avere successo



Come aiuti i tuoi clienti?
Perché dovrebbero scegliere te invece che un tuo concorrente?
Come qualifichi le tue soluzioni?
Hai 76 secondi da investire per ascoltare qualche suggerimento?

domenica 6 ottobre 2013

Dove vai se il piano di crescita non ce l’hai? 5 consigli per vendere di più



Vogliamo tutti vendere. Da circa un anno a questa parte, quando grazie a questo blog e ai suoi video ho iniziato a costruire, e confermare, una reputazione on line ricevo una ventina mi messaggi al mese di PMI che vogliono vendere, specie all’estero. Sono lo specchio di una Italia che ha capito che la strada per correre fuori dal pantano sta nel oltrepassare i confini. E non penso solo a quelli geografici. Anche quelli dell’abitudine. L’inferno dell’imprenditore me lo immagino come un angusto Roxi bar dove accanto a cantanti delusi sorseggiano un whiskey industriali falliti che si ripetono a vicenda “avevamo sempre fatto così…. Il nostro mercato era differente… il mio prodotto era eccezionale… il marketing non serviva a nulla…”.

Il dramma è che una buona parte di questi si lancia sulle ali dell’entusiasmo senza avere alle spalle né una strategia né tanto meno un piano.
Ora tutto si può vendere ma ci vuole almeno un passaggio a tavolino per capire dove, come e con quale organizzazione. Di recente ho scritto un post sul tema dell'agroalimentare e di come esportare i nostri prodotti di qualità nel mondo: senza idee e riflessioni nessun vino, per quanto senza confronti, uscirà dai nostri confini. 

Mi spiegava un amico consulente che una azienda che sta seguendo ha fatto il grande passo in avanti con i risultati quando –grazie a lui- ha riesumato dal sottoscala dove li aveva rinchiusi tra brillanti giovani esperti della rete, costretti a curare solo la posta elettronica e poco di più, e ha affidato al loro genio la gestione della web reputation dell’azienda, mettendo a disposizione di tutti il preziosissimo software interno che serviva ai tecnici per progettare gli ambienti dove collocare i proprio prodotti.

Che cosa fare allora per evitare di cadere nel baratro della fretta? Ecco 5 consigli


1)   inizia a progettare prima di agire: che vantaggio offro ai miei clienti? Chi sono i miei clienti? Dove li trovo? Come li raggiungo? Che messaggio devo dare loro?
2)   Come faccio a farmi riconoscere diverso dalla concorrenza? Come posso costruire una reputazione?
3)   Che cosa sono disposto a fare di diverso da prima per vendere di più? Che cosa sono disposto a “regalare” per attirare l’attenzione del cliente?
4)   Ho sufficiente creatività all’interno dell’azienda per vedere il mio prodotto in modo diverso da ora? Devo fidarmi di qualcuno esterno?
5)   Penso ancora al mio prodotto o cerco di trovare il modo per risolvere i problemi dei miei clienti? Come faccio a dimostrare questo interesse e la forza delle mie soluzioni?

Cinque domande, cinque spunti, cinque trampolini per spiccare il volo.

E voi che altre domande aggiungereste?

martedì 1 ottobre 2013

Network: quali soluzioni per avere successo facendo rete?



Network è la parola chiave.
O per lo meno la più usata.
Network è la forma moderna di passaparola, dove la referenza non viene dal cliente ma dal “collega”, da chi ha un interesse comune.

Ma funziona davvero?

Ho avuto contatti con parecchie reti di consulenti e professionisti, di aziende e di singoli in questi anni e ne ho ricevuto più delusioni che successi. Tanto le une quanto gli altri però sono state molto fragorosi.

La differenza sta nel reale impegno e questo nell’interesse comune.

Chiunque ti può dire: quando sento qualcuno che ha bisogno, gli parlo di te.
Sono i network del 10%. Se mi procuri un affare ti riconosco una provvigione.

Mai funzionato.

Quando invece trovi chi lo fa per dare un valore aggiunto al cliente, e a te, allora funziona.

Perché tutti gli attori capiscono che si sta lavorando per produrre benefici –e diciamolo con questa parola che ormai è più sdrucita di attimino e partnership- sinergici.

L’interesse vero sta qui: dentro una relazione. Che se è vera si alimenta del vantaggio per l’altro.

Che poi è sempre reciproco.

Nel nostro Paese la relazione è molto più di quanto non sembri, quando è vera, quando non è la simpatia o la conoscenza. Ne ho tanti io di conoscenti con i quali volentieri mangio una pizza, gioco a calcetto, ma ai quali non darei le chiavi della mia macchina.
La relazione si alimenta di interesse e vantaggio comune.

Così il networking.

E bisogna trovare il modo per superare il “facciamo qualche cosa insieme”.

Di recente sto esplorando alcune soluzioni: ho partecipato ad un incontro di BNI e il modello mi affascina. Dicono funziona.

Mi affascina ancora di più l’idea di trovarsi per assonanze di valori e aggregare poi delle sotto reti per tematiche, per argomenti che avvantaggino il cliente.

Ad esempio: ti aiuto a progettare la tua sicurezza per aumentare i tuoi margini e proteggere i tuoi utili e ti declino la sicurezza in tutti i suoi aspetti. Che cosa vuol dire sicurezza per una azienda?

Vuol dire sicurezza nei contratti: ecco l’esperto di contrattualistica.
Nelle normative: il consulente per tutto ciò che va adempiuto.
Negli incassi: ti presento chi protegge i tuoi crediti.
Nei tuoi beni: ecco chi si occupa di assicurazione.
Nel tuo know how: ho l’esperto di knowledge management
Nel tuo portafoglio clienti: ti spiego come migliorare le relazioni con loro, come gestire le loro lamentele, come aumentare la presenza nei loro acquisti.

Potrei continuare, avete capito.
E la vostra esperienza con il networking qual è? la volete condividere?

Grazie!

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