Incontro alcuni potenziali clienti, il tema al centro è
quello dello sviluppo dei loro profitti.
Li vedo sfiduciati.
“Noi vendiamo
componenti idraulici. In Italia i nostri mercati sono quello chimico, quello
dell’industria della carta e dell’acciaio. Immaginerà che non abbiamo grandi
prospettive, vede forse qualcuno investire in questi settori? Puntiamo
sull’export”.
Bene. Una ottima scelta. Quanto rappresenta per voi l’export
ad oggi?
“Poca roba, facciamo
ancora circa il 90% del nostro fatturato in Italia”.
Come?
“Per la maggior parte
con clienti di lunga data, poi qualche cliente nuovo che ci combattiamo con la
concorrenza, è sempre una battaglia sul prezzo”.
Dunque potrebbe essere interessato ad aumentare i profitti
con i clienti italiani?
“Non vedo come. Le
dicevo che è una battaglia sul prezzo. Possiamo solo fare più sconti!”.
È sicuro? Mi diceva che ha clienti fedeli, come mai questi
clienti continuano a comperare da voi? Qual è il valore aggiunto che trovano
nella vostra soluzione?
Lo vedo perplesso. Probabilmente non ha capito la domanda.
Scuote la testa.
“Per abitudine. Sono
tanti anni che acquistano da noi componenti e ricambi!”
Mi fa qualche nome, sollecitato ovviamente: diversi sono
quelli di grandi multinazionali. Il giro d’affari annuo con questi supera i
100.000 € annui.
“Capirà che per loro
queste cifre sono zero virgola nel loro budget di acquisti”.
No, per la verità non
capisco.
Non capisco due cose:
come sia possibile che nessun concorrente sia mai andato da questi nomi
prestigiosi a proporre una alternativa lottando sul prezzo;
come
sia possibile che nessuno, neanche un giovane buyer, si sia mai preso la briga
di cercare –e trovare- un fornitore alternativo.
Vuol dire che stanno comperando molto più che un prodotto di
routine, per abitudine, stanno comperando un
valore che il fornitore non conosce.
Ed è un vero peccato, perché se lo conoscesse potrebbe
proporre il medesimo vantaggio ad altri clienti e magari riuscire a fatturare
qualche cosa di più con più margine. Non dico grandi cifre, ma un 5-6% in più
di ciò che fa oggi, magari proprio la differenza tra fare utile e rimanere in
perdita. E con margini maggiori. Perché spesso questo 5-6% in più è tutto
margine di contribuzione che finisce sulla riga del profitto.
E tu come ti
comporti? Convinto che non si possa fare nulla di più se non aumentare gli
sconti? Sai perché i clienti continuano a comperare da te? Come puoi
raccogliere e sfruttare questa informazione per vendere di più e meglio?
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