Si parla sempre più spesso di reti di imprese: verticali, orizzontali, sinergiche con tutto quello che questi aggettivi vogliono dire (per me verticale vuol dire di filiera, orizzontale tra aziende concorrenti per fare più volumi e sinergiche tra aziende che vendono nel medesimo mercato ma che non sono tra loro concorrenti).
Voglio proporre una modalità nuova, e che forse lo è solo per me:
la rete del consulente
No, non è il solito collegamento tra professionisti alla ricerca di clienti congiunti. E' il mio modo di lavorare per dare valore ai miei (potenziali) clienti, ai miei colleghi professionisti, ai miei fornitori e a chi conquista la mia fiducia.
Lavoro infatti con molte aziende e quindi mi sforzo di creare sinergie tra di loro: la stima e la fiducia sono tali che credo di aiutare entrambe le imprese a trarre vantaggio da una collaborazione tra di loro.
Che si tratti di un rapporto fornitore cliente o che si tratti di seguire insieme, in tre magari, un progetto comune, penso che sia un vero valore aggiunto aiutare i miei clienti –e talvolta i miei fornitori- a conoscersi e lavorare insieme.
Bravo, dice il malizioso, lo fai per la provvigione.
Sbagli, rispondo io, perché nel momento in cui chiedo una provvigione mi espongo alla perdita di fiducia, se lo faccio invece –ed è il caso- perché credo in quello che le aziende possono darsi come valore, il mio guadagno è notevole, dato che guadagno in affidabilità, credibilità e –perché no- riconoscenza. E questo per me vale molto. Aumenta il passaparola ad esempio, ma soprattutto il piacere di lavorare.
Non sono un romantico, sia chiaro, ma sono convinto che questo valore aggiunto sia un valore di ritorno: clienti, amici, fornitori soddisfatti parlano bene di me, mi segnalano, rinnovano la fiducia sotto forma di contratto e così via.
Per me il lavoro è questo.