Quale lezione possono trarre le PMI Italiane? In che modo
può aiutarle? Come sfruttare quello che è accaduto?
C’è sempre da imparare, d’accordo, ma poi me ne viene
qualche cosa in tasca?
Sto parlando dei video trasmessi durante il Superbowl 2014,
l’evento televisivo dell’anno, quello dove ogni secondo costa come un anno
intero qui da noi in prime time.
Sì, va bene, ma quanti milioni hanno spesso Fiat Chrisler o
Jaguar o CocaCola per realizzare questi video?
Chiaro che sono cifre fuori portata per le PMI italiane,
però io credo ci siano degli spunti che anche noi, con la nostra modesta
possibilità possiamo applicare.
E anticipo che il discorso che inizia oggi qui, prosegue
domani a casa di Massimo Benedetti (ecco qui il suo post) e giovedì da Stefania Boleso, (ecco qui il suo articolo) per continuare
a dialogare insieme sui video.
Ecco per cominciare i miei sei punti per rendere utile la
lezione del SuperBowl
Primo: bisogna
raccontare storie, il prodotto deve inserirsi un un contesto, non dominare la
scena in modo smaccato, anzi stare sullo sfondo, essenziale ma modesto.
Secondo : bisogna
raccontare valori dentro le storie, la morale c’è e si vede. Non più didascalica
come una volta, magari accennata, ma non trasparenze, e in sintonia con i
valori del prodotto.
Terzo: non avere
paura a raccontare la crisi, i dolori e le sofferenze. È finito il tempo del
Mulino Bianco, oggi ci si rafforza sapendo che tutti abbiamo sofferto e
possiamo ancora farcela. Dillo
Quarto: è vero,
alcuni di questi video hanno effetti speciali, ma altri sono realizzabili con
mezzi modesti, alla portata di tutti. Basta avere un contenuto da mettere
dentro. Infatti
Quinto: content is king Le immagini seguono.
Solo Pepsi insiste pesantemente sugli effetti speciali fantascientifici -ok,
sì, anche i film, ma quello è ovvio!- gli altri raccontano con immagini
sfumate. Magistrali i primi tre della mia classifica (qui sotto). E Honda che
racconta tutto con camera fissa. Va bene lui è Bruce Willis, ma questo è il
SuperBowl!
Sesto: affermate
il marchio, fatevi conoscere voi, create lovemarks , fatevi amare con questa
storie, il valore che regalate è il sogno, la magia, la favola. Poi verranno da
voi per il prodotto, ma intanto che vengano da voi per la speranza che potete
regalare, senza arroganza.
Ecco
dove trovare tutti i video.Quelli che mi sono piaciuti di più?
Ecco la mia top 10
10 Heinz Ketchup
9 Squarespace
8 Honda
7 Maserati
6 Go Daddy
5 Hyundai Genesis
4 Classic Coke
3 Chrysler
2 Chevy
1 Cheerios
p.s. fuori gara il Budwiser Hero… senza parole!
E voi che cosa ne pensate? Qual è lo spot che vi è piaciuto
di più? Perché?
3 commenti:
Concordo in parte con le tue osservazioni. Ormai fustini e Muli bianchi non vanno più. Gli slogan se fossero legati a un Carosello come anni fa (una storia sempre diversa che finisce sempre nello stesso modo) avrebbero ancora successo. Non capisco la tua osservazione su Bud HERo. Per me è una delle migliori. Gli USA dal 2001 si sentono in guerra e il ritorno a casa dei soldati è sempre da festeggiare. Basta che vai su youtube e scopri migliaia di filmati di soldati che tornano a casa (vivi, morti, feriti). Insomma il prodotto MADE IN USA 100% viene identificato con l'essere a casa. Non mi sembra male. Sullo stesso filone quella Chrysler-Bob Dylan. Da oi comunque, dove manca l'idea di nazione sono imporponibili
Rispondo al commento di Ernesto:
fuori gara perché troppo bello, perché esalta all'ennesima potenza i valori e la storia e, in perfetto stile americano, regala un sogno.
Concordo che da noi sarebbe impossibile.
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