Poi dicono che in rete non si fanno scoperte
utili! Prendete cosa m’è successo. Un consulente deve possedere sempre
l’atteggiamento di studio, imparare di continuo, per poter avere sempre più
valore e vantaggio da offrire ai propri clienti. Così mentre cerchi
informazioni su Twitter ti imbatti in due conoscenze di lunga data, in rete si
intende, che proprio su quel tema stanno proponendo un corso a dispense gratuito. Una panacea. Per tutti, perché la loro competenza e il loro garbo da
soli valgono più di una lezione sul corretto uso di internet.
Francesca Oliva e Saverio Bruno –in coda le
bio ufficiali- hanno grande esperienza sull’uso di Twitter e per questo ho
chiesto loro di aiutarci a capirne di più sul mezzo e su come usarlo per sviluppare
vantaggi professionali.
Descrivete Twitter, ovviamente in 140 caratteri!
Un luogo virtuale dove è la creatività a farla da
padrone... prova tu a mettere tutta la tua identità aziendale in 140
caratteri!
Perché usare Twitter
Perché ci sono (forse) i tuoi competitor, perché ci sono i
tuoi clienti, perché ci trovi notizie fresche, perché puoi dialogare con
chiunque, persino con il Papa! Ma soprattutto perché... è divertente!
Quale
uso professionale di Twitter si può fare?
Qualunque:
si può usare per promuovere un prodotto, per fidelizzare la clientela,
ricercare gli influencer, per fare assistenza clienti o ancora per studiare il
mercato. Su Twitter si trovano le ultime tendenze in tempo reale: una manna dal
cielo per i blogger di punta. E in più si può ascoltare il proprio pubblico,
conoscerlo, comprenderlo e andargli incontro. Non è forse questa la vera
potenza dei Social Network?
In che
modo lo si può usare per aumentare la propria reputazione?
Twitter è
uno strumento potentissimo per fare brand reputation, dobbiamo però saperlo
usare nel modo giusto per sfruttarne al massimo le potenzialità. La prima cosa
da fare è ottimizzare il profilo, usare una foto adeguata, scegliere l'hashtag
giusto e poi “buttarsi nella mischia”. Un consiglio su tutti: siate educati. La
maleducazione traspare anche dai tweet, 140 caratteri possono sembrare pochi,
ma sono sufficienti per esagerare.
Certo
l'educazione è un buon punto di partenza, ma non basta per crearsi una
reputazione online di un certo spessore: condividete i vostri articoli, cercate
di interagire con gli altri, fate retweet moderati ma sensati e “stellinate”
quello che non riuscite a leggere subito ma che suscita il vostro interesse.
E non
dimenticate di seguire gli hashtag del giorno: twittare cose intelligenti
usando uno dei #TT vi darà certamente visibilità ;)
Come tutti
i social network anche Twitter non è fatto per vendere, piuttosto per
fidelizzare, studiare, conoscere e capire il mercato di riferimento. Da un po' è
stato introdotto anche su Twitter la possibilità di pubblicizzare determinati
post lasciandoli in evidenza previo pagamento proprio come succede sul cugino
Facebook, un'opportunità in più per chi vuol promuovere un prodotto o un
servizio.
Come
aumentare il numero di follower in modo sensato?
Le regole
da seguire sono poche ma buone, come piace dire a noi. Possiamo schematizzarle
in un semplice elenco a punti:
·
postate contenuti di valore (interessanti per il
vostro pubblico)
·
usate un pizzico di ironia
·
condividete post utili di altri utenti,
menzionandoli
·
usate le stelline
·
fate RT con moderazione e intelligenza
·
siate divertenti (anche su Twitter alla fine ci
vogliamo divertire)
·
siate educati (l'abbiamo già detto da qualche
parte.. :P)
Twitter
basta o servono altri “luoghi/mezzi” web per farsi conoscere?
Nessun
mezzo è utile se fine a se stesso e nessun mezzo è l'unico mezzo da
usare. Twitter è un buon punto di partenza, ma deve essere integrato in un
piano di comunicazione più largo, magari che comprenda blog e sito o l'uso di
altri social (ad esempio Facebook e G+).
Non possiamo dimenticare l'offline: a seconda del pubblico che vogliamo interessare, è bene prevedere una buona strategia di comunicazione tradizionale. Ricordate: hanno inventato l'aspirapolvere, ma questo non significa che la scopa non si usa più :D
Non possiamo dimenticare l'offline: a seconda del pubblico che vogliamo interessare, è bene prevedere una buona strategia di comunicazione tradizionale. Ricordate: hanno inventato l'aspirapolvere, ma questo non significa che la scopa non si usa più :D
Quali
gli errori da non commettere in una strategia di web marketing?
Ogni
progetto ha una storia a se e ogni progetto ha una vita propria. Difficile dire
a priori quali sono gli errori che non si devono fare. Però possiamo dire che
essere originali, puntare alla qualità e tenere tutto sotto controllo con una
buona analisi è la ricetta che porta risultati.
Che
cosa invece includere assolutamente?
I social
network: ogni progetto ha il suo pubblico e ogni pubblico è su un social
piuttosto che su un altro. Va studiato qual è quello più adeguato e lavorare
lì.
Ma… e
poi funziona questo web marketing o è una moda passeggera?
No, non è
una moda passeggera... lavorando seriamente e appoggiandosi a dei professionisti
c'è un'alta probabilità di successo come dimostrato da molte aziende italiane e
estere e dalle loro case history.
Quali
sono gli strumenti indispensabili per un uso professionale di Twitter?
Un PC, una
connessione e una mente aperta :D sì, magari anche qualche buon tool che ci
aiuta nella gestione e nel monitoraggio non sarebbe male. Qualche nome?
Hootsuite, Buffer, SocialBro, Followerwonk ecc...
Che
aiuto date voi a PMI e professionisti per sviluppare una campagna social?
Parleremmo
più di percorso social che di campagna. Quello che facciamo noi è accompagnare
aziende e piccole imprese verso un futuro online, studiando insieme la
strategia più giusta per creare loro una identità sul web.
Francesca
Oliva (@checcao) – Freelance,
Social Media Manager e Web Writer Freelance. Classe 1978, lavora nel mondo del
Web dal 2011 su tutto il territorio nazionale. Appassionata di social media e
comunicazione è co-founder di FashionAndroid e Twimef ed ha fondato anche Palestra Writer.
Saverio Bruno (@saverioweb) – Freelance, Social Media Strategist e Delegato HootSuite per l’Italia. Classe 1987, lavora come freelance nel mondo del Web dal 2008 principalmente a Cuneo, ma anche a Torino. Appassionato di tecnologia e comunicazione, co-founder di FashionAndroid e Twimef aiuta le aziende a promuoversi online.
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