Nel tratto che da Arzua porta a O’ Pedrouzo c’è un bar speciale che troverete citato da tutti i pellegrini. Nel gruppo su Facebook dove ho postato la foto ho ricevuto un sacco di commenti e di foto di altri passaggi. Alcune di sette anni fa. È un posto famoso dove tutti si fermano. E restano. Un pellegrino m’ha scritto di essersi fermato con i suoi amici alle 10.00 per un caffè e di aver ripreso la strada alle 15.30!
Come mai? Perché? Che cosa rende questo luogo –a casa verde- così famoso?
Che cosa possiamo imparare da Sonia, la sua proprietaria? Innanzitutto il sorriso. Non solo nell’incontro con me, ma anche in tutte le foto che vedo Sonia sorride. Ti mette a tuo agio. Ti dà la carica. Ti fa sentire a casa. A Casa Verde.
E racconta.
La ringrazi per l’empanada di carne e sembra che le hai fatto un complimento da re. Ti spiega che l’ha fatta lei –il ripieno- e una signora del villaggio –la pasta- e che ci tiene proprio tanto. Ti bacia. Ti offre un bicchierino di liquore d’erbe che fa lei. Ti fa vedere la sua collezione di banconote da tutto il mondo –riconosci la mille lire della Montessori!- lascia scrivere sui muri, lascia che tu lasci un tuo ricordo, il segno del tuo passaggio: mescola il suo con il tuo, adesso quel posto è un po’ anche tuo.
Sonia crea con grande empatia una atmosfera nella quale tutti stanno bene, e questo scatena la voglia di condividere con altri il piacere: ecco il passaparola.
Che cosa possiamo fare noi nella nostra attività per generare il medesimo desiderio? Per dare qualche cosa di più ai nostri clienti –che cosa è il nostro abbraccio? Il nostro bicchierino di liquore fatto in casa?- e farli sentire partecipi del nostro progetto, della nostra impresa?
Che cosa possiamo lasciar fare loro –i muri a disposizione per essere scritti, per diventare parte di una storia, della storia comune- perché si sentano così a loro agio da non volersene andare via più?
In quale modo, e dove –social media? E quali? Il nostro sito? Un giornale?- possono lasciare “scritto” il loro pensiero?
Sonia ha una pagina Facebook –ahi ahi, è una pagina persona e non azienda, ma forse in questo caso non è un errore perché a casa verde è un amico prima ancora che un bar- e lei risponde subito, appena scrivi qualche cosa di lei.
Siamo così tempestivi nel rispondere ai nostri clienti? Ai nostri clienti fedeli? Diamo loro uno spazio per parlare bene di noi?
In quale modo la nostra impresa può diventare una casa verde?
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