Parto all’alba da Malpensa 2 con Easyjet per andare a Parigi
al Sial. Arrivo all’aeroporto per le 7 di mattina. Il primo parcheggio è
chiuso, anzi non esiste più –lavori per la stazione FFSS in corso- quindi devo
per forza andare al secondo, il parcheggio 5. È buio, e vedo solo file
sterminate di auto alcune parcheggiate in modo creativo. Giro per quasi 10
minuti prima di trovare un posto ad una distanza che mi sembra più vicina a
Torino che al terminal. Mi accorgo che non c’è neanche un cartello che indichi
settore o fila e già mi immagino di vagare a sera per lo sterminato parcheggio
alla ricerca della mia macchina che non trovo più.
Condisco queste riflessioni con una serie di improperi non
so bene a chi rivolti e siccome sono uomo del web spedisco un tweet addolorato
nell’etere più che altro per condividere la sofferenza… “Malpensa terminal due
e parcheggio cinque. Che vergogna!
“
ed è con stupore che neppure tre minuti dopo mi risponde @InfoMalpensa chiedendomi che cosa
è successo.
Spiego e mi segnalano, scusandosi, che hanno già segnalato
il disagio ai diretti responsabili “grazie, abbiamo segnalato a Sea. Purtroppo
lavori x stazione hanno diminuito spazi ma doveroso migliorare. Buona giornata”
Non solo, ma segnalano a Sea la mia lamentela “@MiAirports P5 sentite
“@paolopugni: @infoMalpensa grazie
della richiesta. Parcheggio pienissimo e nessuna indicazione per ritrovare
l'auto”
Così entra in gioco anche quest’ultima “ci scusiamo per il
disagio ma sono in corso i lavori per la nuova stazione ferroviaria“.
Sempre più stupito ringrazio e imparo.
Tiriamo le somme: qualcuno era in ascolto, io non ho
ashtaggato Malpensa né tantomeno scritto a loro direttamente eppure hanno
trovato il mio tweet e mi hanno interpellato subito. Mi sono sentito ascoltato.
Poi mi hanno messo in contatto con Sea, e anche qui ho notato la cura. E hanno
sempre “preferito” le mie risposte come a sottolineare la loro attenzione.
Insomma chiudo la vicenda scrivendo questo post di estrema
soddisfazione, quindi vuol dire che hanno fatto centro.
Riusciamo anche noi a comportarci così con i nostri clienti?
Li ascoltiamo quando parlano di noi? Che cosa possiamo fare per migliorare?