Rete
vuol dire tante cose: può essere una gabbia che ti avvolge molle e ti
imprigiona senza quasi che te ne renda conto. Può essere la salvezza per le
cadute. Può essere l’esultanza per un successo raggiunto. Può essere l’ostacolo
che ti sbarra la strada. Può essere il condotto che trasporta la tua energia
ovunque.
E
può essere una serata a Milano in una primavera che finalmente ci regala il
sole e la luce. Grazie ad H2Biz e agli sforzi del suo presidente Luigi De Falco
quasi una cinquantina tra imprenditori e professionisti, principalmente
dell’area servizi, si sono trovati lunedì 15 aprile presso gli Uffici Regus di
via Torino, immediatamente nominati sede ufficiale del neonato H2BizClub
Milano, per capire se e come fosse possibile trovare sinergie e sviluppare
nuovi business.
Bella
impresa ovviamente! Perché se la simpatia è scattata subito e con essa una
buona dose di comprensione reciproca sulle difficoltà del momento, un po’ più
complesso avrebbe potuto sembrare trovare una linea comune tra imprese a volte
anche potenzialmente concorrenti.
Ma
più che il timor poté la fame, o la fama se vogliamo: cioè la consapevolezza
che per poter avere successo, anche insieme, è fondamentale creare un clima
culturale favorevole. Riuscire a superare quelle obiezioni incancrenite di
molte PMI italiane che possono essere riassunte da queste frasi simbolo
“abbiamo
sempre fatto così”
“il
nostro mercato è differente”
“il
nostro prodotto è imbattibile”
“non
vorrai che ti pago per queste idee, vero?!”
La
collaborazione tra aziende che fanno della novità, della produzione di idee,
dello studio, della creatività, della soluzione, dell’innovazione il loro reale
e concreto valore aggiunto, parte proprio da qui. E l’accordo è nato spontaneo
con la promessa reciproca di sostenersi proprio nell’educare le PMI italiane
che la fortuna oggi non dipende più dal prodotto, dato che questo è solo la
premessa, il prerequisito indispensabile, ma nel modo con cui si riesce a farlo
arrivare al mercato globale e ci si protegge le spalle con soluzioni a misura
di successo.
Poiché
l’uomo è relazione, la serata si è conclusa nel migliore dei modi, con la
condivisione delle idee e nuove conoscenze attorno ad un aperitivo, per iniziare
a tessere la rete di relazioni che rilancia lontano.
Questo
è solo l’inizio: a giugno ci sarà il secondo incontro, e con due punti si può
tracciare una retta, che come insegna la matematica, è infinita. Come una rete
che si estende in tutte le direzioni.
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