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I flew to Buenos Aires to discover a best
practice in tourism. And that’s quite an hard lesson for a country which could
be considered one of the most beautiful and for sure the richest one in terms
of art patrimony. But yes, I learnt how to manage perfectly an hotel structure.
I’m talking of Vain Boutique Hotel in the Palermo Soho Barrio in Buenos Aires.
I met them on TripAdvisor and that’s the first sign of avery smart
(web)marketing campaign. They play very well this game with a solid presence in
the web: Facebook for example.
Their website presents straightly their rooms
(gorgeous and elegant like the whole hotel) but even more precisely the service
they offer: we liked very much the possibility to book a transfer that took us
at the airport and drove us to the hotel.
And here you start discovering the best part:
the service is truly astonishing. Not just everyone is polite and helpful, rich
of suggestions and support, but the do really care for you! So at the end of
the day the whole picture invite, should I say compel, you to spend your word
of mouth for them (as I’m doing by the way) not just posting a good advice in
their TripAdvisor page (what they gently ask to do with a panel in your room)
but talking about them with your friends.
The excellent and passionate service, the
neverending breakfast, connected to their large web presence suggest a
continuous discussion and interaction that is very social.
And since I use to work with companies and
organization, I have to say that their organization too is excellent, with
people covering different role all in a very amiable and professional way. I
think we could learn from them.
La versione italiana
Certo
per certi versi colpisce che in fatto di turismo e di conduzione di strutture
noi italiani, gestori di uno dei Paesi più belli del mondo e sicuramente il
primo in quanto a patrimonio artistico, si debba imparare dagli argentini, ma
forse il punto è proprio qui: travolti dal dono della nostra storia ci siamo
ingabbiati nell’abitudine (abbiamo sempre fatto così) senza trovare strade
nuove e idee innovative per attirare sempre più turisti e aumentare il giro
d’affari. Tempo fa abbiamo parlato con la proprietaria di un agriturismo nelveronese che ci ha raccontato come introdurre la tecnologia, ieri il CorSera raccontava l'iniziativa di Prato e della webfiction per rilanciare la città. Oggi vorrei
presentare la bellissima esperienza vissuta di persona al VAIN Boutique hoteldi Buenos Aires, quartiere Palermo Soho.
Scovati
grazie a TripAdvisor mi hanno colpito subito per l’uso intelligente del web:
intanto curatissima la loro pagina sul sito dei consigli dei viaggiatori, per
non parlare poi delle altre presenze in rete.
Il loro sito personale propone con garbo e accuratezza la descrizione del piccolo
e grazioso hotel (decisamente curate e accoglienti le stanze come il resto
dello spazio comune con la bellissima terrazza/salotto) ma sopratutto offre una
serie di servizi interessanti tra cui,l’abbiamo scelto, la prenotazione di un
transfer dall’aeroporto all’albergo. Non male in un paese in cui dicono che la
microcriminalità non infrequente richiede una certa attenzione: sapere di non
doversi occupare della scelta del taxi giusto è già un vantaggio.
Ciò
che poi stupisce di più è l’elevatissimo livello del servizio non tanto per
tutto quello che offrono (colazioni senza fine e decisamente prelibate, ogni
tipo di suggerimento e consiglio fino alle prenotazioni di ristoranti ed
escursioni) ma per come lo offrono : con passione e impegno personale. Si
capisce che ci tengono. Ci si sente in famiglia, quando ad esempio torni da un
lungo giro in bici e non appena glielo dici ti offrono subito n bicchiere
d’acqua per riprenderti.
Una piccola cosa, ma significativa.
Una piccola cosa, ma significativa.
In
camera ti chiedono, con delicatezza attraverso un quadretto sulla scrivani, di
lasciare su TripAdvisor una recensione per loro e lo fanno usando il codice QR
che ti rimanda alla loro pagina.
A proposito come sono avanti in Argentina con questi codici e quindi con la informatizzazione della vita! Ogni negozio ha in vetrina un codice QR con tutti i dati fiscali e organizzativi necessari. Non male!
Ottima
anche l’organizzazione che si avvale della multidisciplinarietà del personale:
chi sta al banco del check in oltre a dare suggerimenti e servizi agli ospiti
aiuta a servire la colazione e gestisce il piccolo bar.
La
strategia di VAIN è dunque circolare: mi faccio conoscere via web e alimento il
passaparola con un servizio così eccellente che non solo suggerisce, ma quasi
impone di parlare bene di loro.
Come
sto facendo io.
Quando
impariamo in Italia a impostare così bene una strategia di crescita?
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