Altri draghi, dopo quelli affrontati qui, si annidano nella nostra azienda, dentro le procedure e la mancanza di responsabilità.
Vuoi saperne di più?
Arrivare ai clienti senza fatica? Non è un sogno! Consigli da tutto il mondo per spianare la tua strada al successo. Getting in front of clients eager to meet us? Not a dream! Clues and cues from around the world to find the easiest way. From Paolo Pugni
giovedì 31 ottobre 2013
martedì 29 ottobre 2013
Qual è il tuo drago da sconfiggere? Come va tra soci? E con l'export?
Che sfide deve affrontare la tua azienda?
Che cosa turba i tuoi pensieri?
Come va con i tuoi soci?
Oppure hai problemi ad esportare?
In 129 secondi qualche idea per uccidere il drago.
Che cosa turba i tuoi pensieri?
Come va con i tuoi soci?
Oppure hai problemi ad esportare?
In 129 secondi qualche idea per uccidere il drago.
lunedì 28 ottobre 2013
Spostare l'attenzione da costi a ricavi per vendere di più? Ecco come fare
Forse basta cambiare parola per cambiare tutto, per virare
prospettiva.
Sostituire costi con profitti e vedere l’effetto che fa.
Rileggevo uno dei primi saggi di Eli Goldratt mentre in
treno scendevo verso Fabriano, quando mi sono reso conto che quella piccola intuizione
in realtà così piccola non era e sicuramente meritava molta più attenzione di
quanto non avesse fatto. Perché il saggio è del 1990.
Cosa dice il papà della TOC? Che nel misurare l’efficacia di
una soluzione non dovremmo andare a vedere quanto impatta sui costi, ma quanto
produce in termini di ricavi.
Il concetto di ROI? Molto di più, perché si tratta di
mettere in conto molto più che solo il ritorno netto sull’investimento, ma
quello indotto.
Se la mia soluzione ti
permette di migliorare la comunicazione con i tuoi agente e i tuoi clienti, se
ti permette di costruirti una fama e una reputazione solide, come fai a
misurare solo il ritorno tra la nuova pagina del sito e i prodotti che
attraverso di essa sei riuscito a vendere?
L’esempio che porta Goldratt è relativo alle dimensioni di
un batch: generalmente si calcolano trovando un compromesso tra la spalmatura
del costo di set up su più pezzi possibile e gli oneri finanziari prodotto
dall’immobilizzo a magazzino dei prodotti.
E se invece ci fosse di mezzo la soddisfazione di un
cliente? O la spedizione di un ordine più grande? O il rispetto dei tempi di
consegna?
Le implicazioni sono molto più ampie se ragioniamo non in
termini di riduzione dei costi ma di aumento dei profitti.
Che ha a che fare
tutto questo con la vendita?
Ci siamo mai fermati a ragionare in che modo le nostre
soluzioni hanno un impatto simile sui nostri clienti e i loro conti economici?
Come stiamo
contribuendo a migliorare le loro vendite?
Che vantaggio diamo loro rispetto ai
loro concorrenti?
Come riduciamo i loro costi così che possano essere più
competitivi e aumentare il loro fatturato?
In che modo li aiutiamo a disegnare
una nuova offerta innovativa?
lunedì 21 ottobre 2013
Vuoi fare tuo profitto? Hai 55 secondi da investire sul tuo successo?
Vuoi fare più profitti per tenere in vita la tua azienda e il tuo sogno?
investi 55 secondi per capire come
Se vuoi ridurre i tuoi sprechi prenditi 62 secondi per capire come si possa fare ad aumentare i margini
E vendere meglio? Ti interessa? Come fare? Questa volta ti chiedo 79 secondi per capire come aiutare i tuoi clienti per avere più margini
investi 55 secondi per capire come
Se vuoi ridurre i tuoi sprechi prenditi 62 secondi per capire come si possa fare ad aumentare i margini
E vendere meglio? Ti interessa? Come fare? Questa volta ti chiedo 79 secondi per capire come aiutare i tuoi clienti per avere più margini
sabato 19 ottobre 2013
Turismo a misura di web: le novità dell'agriturismo Altobello
L’abbiamo
già incontrata la famiglia Altobello e il suo agriturismo, e con piacere
aggiorniamo la situazione visto che nel frattempo si sono dati molto da fare in
rete e con successo.
Come
è andata questa estate per il vostro agriturismo?
Quest'estate Agriturismo Altobello é entrato in
una nuova era. Direi che, letteralmente, è stato sommerso di sorrisi,
abbracci, chiacchierate e tanta, tanta allegria.
É stata una stagione entusiasmante, molto
emozionante.
Che
cosa avete fatto di nuovo per potenziare la vostra presenza in rete?
Il sito web di Agriturismo Altobello é stato
rinnovato completamente a febbraio 2013 e da allora ha sempre subito miglioramenti,
aggiornamenti continui.
Questo perché sento forte l'esigenza che sia
sempre piacevolmente consultabile, quasi un fidato compagno di viaggio per chi
volesse conoscere Verona e il suo territorio.
I social Twitter
e FaceBook
si sono confermati frizzanti e molto utili per lanciare spunti, idee,
suggerimenti e notizie.
Abbiamo potenziato la nostra presenza con
Istagram, Foursquare e il nuovo canale
YouTube che ci ha divertito molto.
Come
vi trovano i clienti? attraverso quali canali?
In percentuale sono meno gli ospiti stranieri
che ci contattano direttamente dal sito perché prediligono la sicurezza di un
portale turistico che li rassicuri sulla struttura che li incuriosisce e che
vorrebbero scegliere per le vacanze italiane.
Il turismo di noi Italiani non gode di ottima
salute ma direi che piace il soggiorno breve, per visite
culturali/naturalistiche, e per questo ci scelgono direttamente dal Sito
web magari dopo aver letto recensioni o accolto consigli di chi é già stato
nostro gradito ospite.
Ancora vincente in caso di dubbi e domante la
telefonata.
I social funzionano da ponte per arrivare alla
prenotazione.
Riuscite
a stabilire una interazione con la rete? che suggerimenti raccogliere?
Quest'anno per me la presenza in rete di
Agriturismo Altobello é stata una continua sfida e un fare i conti con la mia
indole conservatrice.
La risposta della rete é stata così affettuosa
e piacevole che ha sgretolato ogni mio dubbio alimentando la voglia di farmi
sempre più presente.
Mi faceva piacere e ci tenevo di rendere la
rete partecipe di tutti i bei momenti estivi che qui si susseguivano qui in
Agriturismo Altobello, in un certo senso, quasi un comunicazione Live.
Che
cosa dovrebbe fare il mondo del turismo italiano per promuoversi specie
all'estero?
Il turismo estero ha voglia di stare in Italia
e scoprirne la quotidianità.
L'ospite lontano ha bisogno di rassicurazioni
su cosa vedrà e dove andrà. In Italia c'é talmente tanto che ci si perde se non
si ha una buona e fidata guida che permette di decidere, scegliere
e interpretare i desideri di vacanza.
Il web può e deve giocare un ruolo fondamentale
per accorciare le distanze nel mondo e agevolare la comunicazione turistica
positiva, frizzante, Live.
Video
e foto sono uno strumento abbastanza nuovo del web: come lo state sfruttando?
Agriturismo si é proprio divertito a sbarcare
su You Tube. Fare video e provare a comunicare la nostra realtà agricola e di
accoglienza é una sfida faticosa ma positiva e bella.
Le foto sono il nostro filo diretto con la
rete.
Le foto ci supportano per far volare le
nostre idee, le nostre parole.
mercoledì 16 ottobre 2013
Come aiuti i tuoi clienti? Pochi suggerimenti efficaci per avere successo
Come aiuti i tuoi clienti?
Perché dovrebbero scegliere te invece che un tuo concorrente?
Come qualifichi le tue soluzioni?
Hai 76 secondi da investire per ascoltare qualche suggerimento?
domenica 6 ottobre 2013
Dove vai se il piano di crescita non ce l’hai? 5 consigli per vendere di più
Vogliamo tutti vendere. Da circa un anno a questa parte,
quando grazie a questo blog e ai suoi video ho iniziato a costruire, e
confermare, una reputazione on line ricevo una ventina mi messaggi al mese di
PMI che vogliono vendere, specie all’estero. Sono lo specchio di una Italia che
ha capito che la strada per correre fuori dal pantano sta nel oltrepassare i
confini. E non penso solo a quelli geografici. Anche quelli dell’abitudine.
L’inferno dell’imprenditore me lo immagino come un angusto Roxi bar dove
accanto a cantanti delusi sorseggiano un whiskey industriali falliti che si
ripetono a vicenda “avevamo sempre fatto così…. Il nostro mercato era
differente… il mio prodotto era eccezionale… il marketing non serviva a
nulla…”.
Il dramma è che una buona parte di questi si lancia sulle
ali dell’entusiasmo senza avere alle spalle né una strategia né tanto meno un
piano.
Ora tutto si può vendere ma ci vuole almeno un passaggio a
tavolino per capire dove, come e con quale organizzazione. Di recente ho scritto un post sul tema dell'agroalimentare e di come esportare i nostri prodotti di qualità nel mondo: senza idee e riflessioni nessun vino, per quanto senza confronti, uscirà dai nostri confini.
Mi spiegava un amico consulente che una azienda che sta
seguendo ha fatto il grande passo in avanti con i risultati quando –grazie a
lui- ha riesumato dal sottoscala dove li aveva rinchiusi tra brillanti giovani
esperti della rete, costretti a curare solo la posta elettronica e poco di più,
e ha affidato al loro genio la gestione della web reputation dell’azienda,
mettendo a disposizione di tutti il preziosissimo software interno che serviva
ai tecnici per progettare gli ambienti dove collocare i proprio prodotti.
Che cosa fare allora per evitare di cadere nel baratro della
fretta? Ecco 5 consigli
1) inizia
a progettare prima di agire: che vantaggio offro ai miei clienti? Chi sono i
miei clienti? Dove li trovo? Come li raggiungo? Che messaggio devo dare loro?
2) Come
faccio a farmi riconoscere diverso dalla concorrenza? Come posso costruire una
reputazione?
3) Che
cosa sono disposto a fare di diverso da prima per vendere di più? Che cosa sono
disposto a “regalare” per attirare l’attenzione del cliente?
4) Ho
sufficiente creatività all’interno dell’azienda per vedere il mio prodotto in
modo diverso da ora? Devo fidarmi di qualcuno esterno?
5) Penso ancora al mio prodotto o cerco di trovare il modo per risolvere i problemi dei
miei clienti? Come faccio a dimostrare questo interesse e la forza delle mie
soluzioni?
Cinque domande, cinque spunti, cinque trampolini per
spiccare il volo.
E voi che altre domande aggiungereste?
martedì 1 ottobre 2013
Network: quali soluzioni per avere successo facendo rete?
Network è la parola chiave.
O per lo meno la più usata.
Network è la forma moderna di passaparola, dove la referenza
non viene dal cliente ma dal “collega”, da chi ha un interesse comune.
Ma funziona davvero?
Ho avuto contatti con parecchie reti di consulenti e professionisti,
di aziende e di singoli in questi anni e ne ho ricevuto più delusioni che
successi. Tanto le une quanto gli altri però sono state molto fragorosi.
La differenza sta nel reale impegno e questo nell’interesse
comune.
Chiunque ti può dire: quando sento qualcuno che ha bisogno,
gli parlo di te.
Sono i network del 10%. Se mi procuri un affare ti riconosco
una provvigione.
Mai funzionato.
Quando invece trovi chi lo fa per dare un valore aggiunto al
cliente, e a te, allora funziona.
Perché tutti gli attori capiscono che si sta lavorando per
produrre benefici –e diciamolo con questa parola che ormai è più sdrucita di
attimino e partnership- sinergici.
L’interesse vero sta qui: dentro una relazione. Che se è
vera si alimenta del vantaggio per l’altro.
Che poi è sempre reciproco.
Nel nostro Paese la relazione è molto più di quanto non
sembri, quando è vera, quando non è la simpatia o la conoscenza. Ne ho tanti io
di conoscenti con i quali volentieri mangio una pizza, gioco a calcetto, ma ai
quali non darei le chiavi della mia macchina.
La relazione si alimenta di interesse e vantaggio comune.
Così il networking.
E bisogna trovare il modo per superare il “facciamo qualche
cosa insieme”.
Di recente sto esplorando alcune soluzioni: ho partecipato
ad un incontro di BNI e il modello mi affascina. Dicono funziona.
Mi affascina ancora di più l’idea di trovarsi per assonanze
di valori e aggregare poi delle sotto reti per tematiche, per argomenti che
avvantaggino il cliente.
Ad esempio: ti aiuto a progettare la tua sicurezza per
aumentare i tuoi margini e proteggere i tuoi utili e ti declino la sicurezza in
tutti i suoi aspetti. Che cosa vuol dire sicurezza per una azienda?
Vuol dire sicurezza nei contratti: ecco l’esperto di
contrattualistica.
Nelle normative: il consulente per tutto ciò che va
adempiuto.
Negli incassi: ti presento chi protegge i tuoi crediti.
Nei tuoi beni: ecco chi si occupa di assicurazione.
Nel tuo know how: ho l’esperto di knowledge management
Nel tuo portafoglio clienti: ti spiego come migliorare le
relazioni con loro, come gestire le loro lamentele, come aumentare la presenza
nei loro acquisti.
Potrei continuare, avete capito.
E la vostra esperienza con il networking qual è? la volete
condividere?
Grazie!
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