Vogliamo tutti vendere. Da circa un anno a questa parte,
quando grazie a questo blog e ai suoi video ho iniziato a costruire, e
confermare, una reputazione on line ricevo una ventina mi messaggi al mese di
PMI che vogliono vendere, specie all’estero. Sono lo specchio di una Italia che
ha capito che la strada per correre fuori dal pantano sta nel oltrepassare i
confini. E non penso solo a quelli geografici. Anche quelli dell’abitudine.
L’inferno dell’imprenditore me lo immagino come un angusto Roxi bar dove
accanto a cantanti delusi sorseggiano un whiskey industriali falliti che si
ripetono a vicenda “avevamo sempre fatto così…. Il nostro mercato era
differente… il mio prodotto era eccezionale… il marketing non serviva a
nulla…”.
Il dramma è che una buona parte di questi si lancia sulle
ali dell’entusiasmo senza avere alle spalle né una strategia né tanto meno un
piano.
Ora tutto si può vendere ma ci vuole almeno un passaggio a
tavolino per capire dove, come e con quale organizzazione. Di recente ho scritto un post sul tema dell'agroalimentare e di come esportare i nostri prodotti di qualità nel mondo: senza idee e riflessioni nessun vino, per quanto senza confronti, uscirà dai nostri confini.
Mi spiegava un amico consulente che una azienda che sta
seguendo ha fatto il grande passo in avanti con i risultati quando –grazie a
lui- ha riesumato dal sottoscala dove li aveva rinchiusi tra brillanti giovani
esperti della rete, costretti a curare solo la posta elettronica e poco di più,
e ha affidato al loro genio la gestione della web reputation dell’azienda,
mettendo a disposizione di tutti il preziosissimo software interno che serviva
ai tecnici per progettare gli ambienti dove collocare i proprio prodotti.
Che cosa fare allora per evitare di cadere nel baratro della
fretta? Ecco 5 consigli
1) inizia
a progettare prima di agire: che vantaggio offro ai miei clienti? Chi sono i
miei clienti? Dove li trovo? Come li raggiungo? Che messaggio devo dare loro?
2) Come
faccio a farmi riconoscere diverso dalla concorrenza? Come posso costruire una
reputazione?
3) Che
cosa sono disposto a fare di diverso da prima per vendere di più? Che cosa sono
disposto a “regalare” per attirare l’attenzione del cliente?
4) Ho
sufficiente creatività all’interno dell’azienda per vedere il mio prodotto in
modo diverso da ora? Devo fidarmi di qualcuno esterno?
5) Penso ancora al mio prodotto o cerco di trovare il modo per risolvere i problemi dei
miei clienti? Come faccio a dimostrare questo interesse e la forza delle mie
soluzioni?
Cinque domande, cinque spunti, cinque trampolini per
spiccare il volo.
E voi che altre domande aggiungereste?
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