Tutti dicono che sia necessario
occuparsi del futuro e guardare avanti. Eliano Cominetti in questo articolo
apparso sulla rivista SPARCI Notizie, edito dal sindacato Usarci-Sparci di Genova, per il terzo
bimestre 2013, risponde in questo modo:
“Non so nemmeno che cosa accadrà nel
presente! Se poi acuisco lo sguardo verso obiettivi leggermente più lontani, mi
si annebbia la vista e corro il rischio di perdere qualsiasi riferimento.
Oculus futuro: uno sguardo
al futuro? Difficile farlo in tempi dove il presente è assente e non si hanno
indicazioni per una possibile fuoriuscita da questa situazione. Meglio sarebbe
"animus ad mutar ": il coraggio
di cambiare.
Per farlo ci vuole solo una condizione: accettare che NON possiamo
guardare al futuro con gli stessi occhiali con i quali abbiamo osservato il passato.
Se lo sguardo al futuro sarà ancora
legato ai nostri specchietti retrovisori, il rischio che si correrà sarà poi
quello di andare a sbattere.
Oculus futuro? Tempo perso! Ribatto
secco.
Il futuro prossimo andrà preparato e
governato attraverso nuove lenti: concorrenza elevata, prodotti facilmente sostituibili,
livelli di innovazione sempre più stretti renderanno le decisioni sempre più
veloci e i livelli di copiabilità sul prodotto diventeranno sempre più raffinati.
Sarà la fine del prodotto e il servizio non farà più la differenza
rispetto ad un Cliente che vorrà "vedere" solo il suo business
attraverso lo sviluppo del business dei Suoi Clienti.
Sarà un Cliente egoista! Poco
propenso all'acquisto e cauto nella gestione finanziaria delle spese. Il costo
prevarrà sull'investimento. Internet farà ancora la sua parte e il Cliente diventerà
sempre più veloce rispetto a qualsiasi tempo di visita. Già stanno cambiando
gli stessi criteri d'acquisto e si potrà sempre più acquistare anche senza
venditori. Altro che aspettare i clienti , altro che posticipare le visite, altro
che attendere tempi decisionali, altro che non forzare la vendita, altro che
guardare al futuro: ventre a terra.
Vincerà chi arriverà prima!
Nei tempi dell'abbondanza della
domanda si vinceva comunque! Ci siamo abituati a vincere. Occorrerà apprendere
come si potrà riemergere di più rispetto alle volte che si dovrà cadere. Orazi
e Curiazi: più leggeri per essere più veloci. Organizzazione snella. Meno
abitudini e maggior volontà a reinterpretare le proprie esperienze. Decisioni
rapide e cambiamenti frequenti. Flessibilità e resilienza.
Anticipare le esigenze, anticipare le scelte, anticipare le visite,
anticipare il suo business.
Portare il Cliente a vedere quello
che ad oggi non vede: ma occorre farlo ancor prima che lo faccia lui stesso. Se
poi lo fanno gli altri noi siamo finiti! Differenziarsi: valorizzare competenze
distintive.”
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