Brevetti:
una parola che nell’immaginario generale evoca scienziati, magari un po’ pazzi
e geniali, laboratori iper-attrezzati e scenari da fantascienza (avete presente
Fringe?).
In
realtà si tratta di tutt’altro, in realtà si tratta di capire come sia
possibile sfruttare la protezione delle proprie idee anche e soprattutto come
strumento di vantaggio commerciale. Incontrare Stefano Vatti, socio dello
Studio Fumero, attivo in Italia dal 1887, è stato per me come scavallare un erto
colle e scoprire una splendida valle illuminata dal sole. Le opportunità che
nascono da brevetti, registrazioni di marchi, protezione di design e altro sono
talmente ricche da un punto di vista di marketing e vendite da… lasciare sena
parole, per cui passo la palla immediatamente a Stefano.
Quale vantaggio trae una azienda dal possedere processi e
prodotti brevettati e protetti?
La protezione delle soluzioni
innovative consente all’azienda di possedere un diritto di esclusiva che può
essere contestato – a discrezione del titolare – contro terzi che facciano uso
di un processo, o prodotto, con caratteristiche identiche o affini da un punto
di vista tecnico. Per garantire la libera concorrenza, la durata della
protezione è limitata, e soggetta al pagamento di tasse crescenti per il
rinnovo. Nel caso di un brevetto, il rinnovo è annuale.
Inoltre, anche se più
pericoloso e conseguentemente mi vedo spesso a sconsigliare un simile processo
ai clienti, il brevetto può essere valutato, sia per aumentare il valore
dell’asset aziendale, sia per eventualmente usarlo a garanzia.
In che modo è possibile sfruttare commercialmente la
protezione della proprio produzione anche intellettuale?
La protezione delle soluzioni
innovative consente un vantaggio contro i concorrenti diretti, perché
l’opportunità di essere gli unici sul mercato consente sostanzialmente di
definire il prezzo. Di più, il titolare può decidere di usare il titolo
depositato esclusivamente per ottenere una rendita, concedendolo in licenza o
vendendolo. Il titolo depositato (e più facilmente registrato) può essere
oggetto di garanzia, ad esempio per un prestito o un mutuo ipotecario.
Il titolo di proprietà industriale è
pertanto particolarmente versatile, ma è anche assai volatile: valutazioni del
valore del titolo hanno per loro stessa natura notevole aleatorietà. Esistono
società atte esclusivamente a gestire i propri brevetti, con oculata attività
di licensing.
In che modo tutto questo può aiutare le imprese italiane ad
esportare?
La tutela dei propri prodotti
all’estero consente di avere un’arma fondamentale per meglio operare su mercati
spesso ostili. Si possono meglio delimitare gli ambiti di validità di un
contratto di collaborazione con agenti locali, si ha la possibilità di
contrastare concorrenti locali esteri, di solito preferiti a meno di prodotti “tipicamente
esotici” (moda italiana, vini francesi, ecc..). Inoltre, si può gestire con
maggiore sicurezza il transito doganale.
Che cosa vuol dire in concretezza seguire un processo di
tutela? che cosa può essere tutelato?
Può essere oggetto di tutela tutto ciò
che sia nuovo e che sia evidentemente frutto dell’attività intellettuale di una
persona o di un’azienda: un nome, un prodotto, un processo produttivo, la forma
di un prodotto, l’uso di determinate sostanze in un processo produttivo che lo
rendano più efficace o con proprietà evidentemente migliorative... Le forme di
tutela sono differenti, e dipendono sostanzialmente da ciò che è stato
realizzato. Pertanto, la prima fase del processo di tutela prevede di
comprendere quale sia la forma di tutela più adatta, anche in funzione di ciò
che se ne vuole fare. Secondariamente occorre procedere con il riconoscimento
della paternità avanti gli enti deputati a gestire gli specifici titoli di
proprietà intellettuale. Infine, occorre mantenere in vita il diritto per la
durata prevista, se effettivamente si riscontra l’interesse di quanto è stato
protetto.
In che modo ci si può avvantaggiare del processo di tutela
per far parlare di sé?
La tutela di un titolo di proprietà
intellettuale può (e in taluni casi deve) essere usato per informare i terzi
(potenziali clienti e concorrenti) che la titolare si trova in una posizione di
forza, perché la sua idea è tutelata. Abbiamo assistito a società che dei
brevetti hanno fatto l’elemento di forza per diventare industria leader, con
una precisa nicchia di mercato, nonostante teoricamente il titolo di cui
disponevano avesse valore effettivo relativamente scarso. Inoltre, recentemente
abbiamo assistito ad una disfida legale in proprietà intellettuale che ha
consentito alle due società in lite di mantenere agli occhi del vasto pubblico
una sorta di duopolio, e nello stesso tempo di ritagliarsi ampli spazi sui
quotidiani globali, lasciando anche proliferare leggende metropolitane
correlate all’azione legale. Il titolo di proprietà intellettuale diventa
pertanto preciso e raffinato strumento di marketing.
Ci può fare qualche esempio di vostri clienti che hanno
tratto vantaggi sostanziali?
Per rispetto alla nostra clientela,
preferiamo non fare diretto riferimento a clienti che hanno scelto il nostro
studio anche per la riservatezza con cui operiamo. Possiamo tuttavia affermare
che alcuni nostri clienti sono considerati industria leader a livello globale
in vari settori dell’industria. Questo ha consentito loro anche di creare consociate
locali in Paesi di norma ostili alle tecnologie occidentali come la Cina.
Perché scegliere il vostro studio?
Pare innanzi tutto necessario
consigliare a chi voglia procedere nella tutela della propria attività
strategicamente innovativa di affidarsi ad un consulente abilitato, ovvero ad
un consulente in proprietà industriale, o ad un legale che abbia competenza in
materia. Una buona tutela è il presupposto fondamentale per poter avere una
buona arma da azionare contro terzi. Il nostro studio, con la sua esperienza
secolare, è in grado di accompagnare il cliente nella valutazione strategica
della protezione delle proprie attività innovativa, e di accompagnare l’intero
iter di deposito fino alla concessione, in Italia e all’estero. Per dare il giusto
supporto, nel corso della sua storia, il nostro studio ha strutturato una fitta
rete di corrispondenti esteri di provata qualità e competenza per potere
soddisfare le esigenze dei nostri clienti. Inoltre, è precisa scelta del nostro
studio di associare ad ogni cliente un professionista di riferimento (se
necessario più professionisti seguono il medesimo cliente) affinché il cliente
abbia sempre un unico interlocutore. Questo consente di avere un dialogo
continuo tra il cliente e il consulente, e dare al cliente la ragionevole
certezza di avere una pronta risposta alla problematica che espone, senza che
sia necessario spiegare lo stato della tecnica.
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