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I consigli di 5 esperti per il miglior social media
Domenica italiana
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Ho l’impressione che ci sia del dolo, della furbizia,
dell’arroganza, non solo una profonda ignoranza, in chi fa un uso strumentale
di coupon scontati. Fino ad ora ho cercato di difendere chi promuove queste
soluzione di marketing, perché come ho già scritto in altre occasione
l’adozione di buono scontati è un investimento per creare reputazione e fama.
Ora inizio ad avere forti dubbi sul meccanismo, dato che mi sembrano diversi i
locali che ne fanno un uso viziato e quasi fraudolento.
Prendiamo l’ultimo caso: invitiamo amici per una cena
Cotoletta alla Milanese all you can eat in un locale in centro a Milano. Il
coupon propone una valore della cena di 156 € che diviso 4 fa quasi 40 € a
testa. Arriviamo e dentro il locale c’è una musica assordate: la signora
invitata ha problemi di udito e l’apparecchio acustico che indossa subisce
l’interferenza della musica. Ci dicono che lo spazio esterno è per i clienti
normali, i cuponati sono relegati all’interno. I tavolini sono da bar,
apparecchiati con tovaglietta di carta, tovagliolino che avvolge le posate.
Ci portano un aperitivo della casa, un piatto di salumi
contati, 4 microbruschette e una cotoletta con contorno scaldata al microonde e
verosimilmente di qualità inferiore ad una precotta da bancone del supermercato.
Il dolce si paga a parte?
40 € a testa?
C’era andata meglio la settimana prima: sempre in quattro locale
onesto, sobrio ed essenziale, cucina gradevole: antipasto, primo di pesce,
secondo abbondante. Peccato che dolce e vino fossero esclusi e proposti, senza
menù, per solo 55 €, vale a dire grossomodo il valore della cena.
Se devo essere sincero ci sono solo due locali che hanno
gestito in modo esemplare la relazione con il cliente del coupon. Beh, potevano
fare di meglio per sfruttare l’occasione, ma senza dubbio hanno capito che
quella era la chance di farsi conoscere. Si tratta, e ne parlo volentieri, di
Brand
in Largo Zandonai 3 a Milano (non ha neanche un sito internet proprio
però….)
SaBa e tu di via
Tortona 36 a Milano
La pobbia di via
Gallarate 92 a Milano
Ottimi locali, ottimo servizio, potevano avere alcuni
accorgimenti in più, quelli
che suggerisco qui.
Da queste esperienze nasce un vademecum per l’acquisitore di
coupon (Poinx, Groupalia, Groupon, Letsbonus, Yuppit) al quale vorrei
aggiungere i vostri personali suggerimenti. Sono principalmente rivolti a
ristoranti ed hotel. Quello che conosco meglio
1) verificare
che cosa sia effettivamente compreso, evitare quando vino e acqua (e dolce) non
sono compresi. Si rivalgono su quello;
2) se
possibile visitare prima il locale, anche on line, e confrontare il valore
presunto del coupon con ciò che di solito propongono;
3) verificare
se on-line ci sono commenti su quel locale in siti di utenti;
4) una
volta sul posto, chiarire le condizioni con il cameriere/gestore chiedendo a
che cosa si ha effettivamente diritto: meglio essere secchi che gentili, specie
se ci sono dei furbetti in zona…
5) non
esitare a parlare male nel caso di insoddisfazione, se usano i coupon per farsi
conoscere devono accettare anche le critiche successive.
E voi che commenti avete?
I post di questo blog dedicati a Groupon e ai suoi fratelli
1 commento:
Ho letto un articolo molto simile su un altro blog, diverso locale, trattamento simile...
Qui in provincia (Imperia)non abbiamo coupon, non usa, e se continua così, non credo che arriveranno mai! Peccato, perché poteva essere un bel modo per farsi pubblicità.
paola
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