domenica 6 maggio 2012

I furbetti del couponino


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Ho l’impressione che ci sia del dolo, della furbizia, dell’arroganza, non solo una profonda ignoranza, in chi fa un uso strumentale di coupon scontati. Fino ad ora ho cercato di difendere chi promuove queste soluzione di marketing, perché come ho già scritto in altre occasione l’adozione di buono scontati è un investimento per creare reputazione e fama. Ora inizio ad avere forti dubbi sul meccanismo, dato che mi sembrano diversi i locali che ne fanno un uso viziato e quasi fraudolento.
Prendiamo l’ultimo caso: invitiamo amici per una cena Cotoletta alla Milanese all you can eat in un locale in centro a Milano. Il coupon propone una valore della cena di 156 € che diviso 4 fa quasi 40 € a testa. Arriviamo e dentro il locale c’è una musica assordate: la signora invitata ha problemi di udito e l’apparecchio acustico che indossa subisce l’interferenza della musica. Ci dicono che lo spazio esterno è per i clienti normali, i cuponati sono relegati all’interno. I tavolini sono da bar, apparecchiati con tovaglietta di carta, tovagliolino che avvolge le posate.
Ci portano un aperitivo della casa, un piatto di salumi contati, 4 microbruschette e una cotoletta con contorno scaldata al microonde e verosimilmente di qualità inferiore ad una precotta da bancone del supermercato. Il dolce si paga a parte?
40 € a testa?
C’era andata meglio la settimana prima: sempre in quattro locale onesto, sobrio ed essenziale, cucina gradevole: antipasto, primo di pesce, secondo abbondante. Peccato che dolce e vino fossero esclusi e proposti, senza menù, per solo 55 €, vale a dire grossomodo il valore della cena.
Se devo essere sincero ci sono solo due locali che hanno gestito in modo esemplare la relazione con il cliente del coupon. Beh, potevano fare di meglio per sfruttare l’occasione, ma senza dubbio hanno capito che quella era la chance di farsi conoscere. Si tratta, e ne parlo volentieri, di
Brand in Largo Zandonai 3 a Milano (non ha neanche un sito internet proprio però….)
SaBa e tu di via Tortona 36 a Milano
La pobbia di via Gallarate 92 a Milano
Ottimi locali, ottimo servizio, potevano avere alcuni accorgimenti in più, quelli che suggerisco qui.
Da queste esperienze nasce un vademecum per l’acquisitore di coupon (Poinx, Groupalia, Groupon, Letsbonus, Yuppit) al quale vorrei aggiungere i vostri personali suggerimenti. Sono principalmente rivolti a ristoranti ed hotel. Quello che conosco meglio
1)   verificare che cosa sia effettivamente compreso, evitare quando vino e acqua (e dolce) non sono compresi. Si rivalgono su quello;
2)   se possibile visitare prima il locale, anche on line, e confrontare il valore presunto del coupon con ciò che di solito propongono;
3)   verificare se on-line ci sono commenti su quel locale in siti di utenti;
4)   una volta sul posto, chiarire le condizioni con il cameriere/gestore chiedendo a che cosa si ha effettivamente diritto: meglio essere secchi che gentili, specie se ci sono dei furbetti in zona…
5)   non esitare a parlare male nel caso di insoddisfazione, se usano i coupon per farsi conoscere devono accettare anche le critiche successive.
E voi che commenti avete?
I post di questo blog dedicati a Groupon e ai suoi fratelli

1 commento:

paola faravelli ha detto...

Ho letto un articolo molto simile su un altro blog, diverso locale, trattamento simile...
Qui in provincia (Imperia)non abbiamo coupon, non usa, e se continua così, non credo che arriveranno mai! Peccato, perché poteva essere un bel modo per farsi pubblicità.
paola

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