mercoledì 2 maggio 2012

destroying reputation - la reputazione distrutta


A panel of experts to understand which one is the best for you
I consigli di 5 esperti per il miglior social media 

Il testo italiano è qui sotto, scendere per trovarlo 
grazie

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Reputation is what matter more. And web reputation seems to have increased in value or relevance. And it should be positive.
A solid reputation is mandatory for building a good referral system, a structured word-of-mouth that can help us to improve our business.
And we can invest time and efforts to built it. Especially on line.
My question is this one, and I’m pretty aware that it’s much more an ethic issue than a business one: how fast can your reputation be destroyed on line by your enemies?
Or, if you prefer, we can ask a similar question: how strong should your reputation be to resist to backbiting and slur?
Let say Bob is a trusted friend, you know is an hard worker and a nice fellow. You do not just trust him as a professional, but also as a reliable guy.
And you knew him for many years and your faith in him and respect for him are great since they got fed by many deeds and situations: to tell it with Covey’s words his emotional bank account in your depository is high and rich and profitable.
Now you discover on the net, starting from a social media, a weird gossip about him: someone says that he robbed someone, he cheated and lied for money.
How long would you stay firm in your determination to defend your friend assuming that these news are just mud splashed against him? When would you start thinking: well, he might have made some mistakes but I still trust him? And when will you end up thinking that he betrayed you tricking you for all these year, claiming to be a respectful person while actually he was a racketeer?
How long would his reputation resists in your mind?
What we can learn from this? What should be done not just to build but also to defend one’s own reputation?


Il testo italiano




La reputazione è quello che conta. E la reputazione in rete sembra avere sempre più rilievo e importanza. E deve essere positiva. Lo dimostra questo recedente articolo apparso sul CorSera e indirizzato ai giovani in cerca di lavoro.
Una solida reputazione è indispensabile per costruire un buon sistema di referenze, un passaparola strutturato che possa aiutarci a migliorare il nostro giro d’affari. E possiamo investire tempo e sforzi per costruirla. Dobbiamo. Soprattutto quella on-line.
Ho però una domanda per voi: so bene che è quasi una questione più etica, filosofica, che economica, ma con implicazioni in entrambe le sfere: quanto rapidamente può essere distrutta una reputazione da chi vi vuole male. Oppure possiamo metterla anche così: quanto solida deve essere una reputazione per resistere alle maldicenze e alle calunnie?
Diciamo che Mario è un amico affidabile, lo conoscete da tempo ed è un bravo ragazzo. Non vi fidate di lui solo professionalmente, ma anche come persona, come amico sincero.
Lo conoscete da tanti anni e la vostra fiducia e rispetto per lui sono davvero grandi dato che le ha costruite ed alimentate con molti detti e fatti, soprattutto fatti, in molte situazione: per dirla con Covey il suo conto corrente emotivo nella vostra banca è molto alto e ricco dato che ha fatto molti depositi.
Poi scoprire sulla rete, magari con battute su un social media, una spiacevole soffiata su di lui. Ad esempio: qualcuno dice che ha rubato, ha truffato, a ingannato. Ha mentito per denaro.
Fino a quando lo difenderete dando per scontato che queste non sono che sordide bugie, fango gettato contro di lui? Quando inizierete a pensare: beh, magari può anche aver commesso degli errori… ma mi fido di lui comunque? E quando finirete per convincervi che quelle voci sono vere e non solo, ma lui in tutti questi anni non ha fatto che ingannarvi facendovi credere di essere una brava persona mentre invece era un truffatore? Quanto a lungo la sua reputazione resisterà intatta?
Che cosa possiamo imparare da questo?
Che cosa dovremmo fare per non solo costruire ma difendere la nostra reputazione?

1 commento:

MacsBene ha detto...

Io penso e sostengo che la reputazione on-line debba essere un prolungamento della costruzione della stessa off-line. Non vorrei essere tacciato di "antichità" ma personalmente preferisco sempre completare il contatto relazionale con incontri e comunicazione vecchio stile. In effetti non sono tanti quelli per cui metterei la mano sul fuoco, ma ce ne sono un buon numero...e con tutti questi, nessuno escluso, qualche chiacchierata ce la siamo fatta! Nulla sostituirà mai il contatto fisico, chimico, relazionale live nella creazione di una reputazione.

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