lunedì 20 agosto 2012

Le nuove vecchie tesi di minimarketing - 2


Ho scoperto solo di recente, ne faccio ammenda immediata, l'intrigante saggio provocatorio di Gianluca Diegoli, molto presente on-line come è ovvio e padre del Minimarketing, un modo affascinante di intendere la relazione con il cliente, purtroppo oggi ancora sconosciuto non ai web-markettari, ma a chi dovrebbe essere addetto al settore.


Il saggio si intitola  
91 discutibili tesi per un marketing diverso
ed è scaricabile anche gratis sotto forma di pdf molto elegante oltretutto. Ecco qui accanto la copertina. 

Son passati quasi quattro anni dalla proposta di Gianluca e quindi, in questo mondo così veloce, alcune di queste tesi sembrano scontate. Non lo erano nel 2008.

Mi interessa riproporne alcune in questa seconda parte di agosto per condividere con voi le idee che ne scaturiscono e confrontarle con lo stato dell'arte del marketing e dell'imprenditoria delle PMI nostrane.

Sperando nella vostra partecipazione e nei vostri contributi ovviamente.

Grazie a tutti
Paolo




tesi nr. 9

Non ha importanza il numero di ripetizioni del messaggio, soprattutto se non volete ascoltare la nostra risposta. Dopo il primo, diventa solo fastidio e rumore di fondo. Immaginate la vostra reazione se qualcuno vi chiedesse più volte la stessa cosa, e poi si disinteressasse della risposta. Uguale.


Affascinante l'idea: a mare la radio, a mare la televisione. Usa la rete e inizia ad ascoltare: mettiti a rispondere, fai domande e suscitale, impara ad usare i nuovi strumenti del web e non metterli in mano ad un tecnico inesperto. Ma smetti di pensare che un buono spot urlato -e un sito mal fatto è la medesima cosa- risolva i tuoi problemi di conoscenza. Quello che conta oggi è la reputazione. Che è tutt'altra cosa.

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