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Oggi fare rete è un comandamento, networking è una parola
magica, quasi un incantesimo. In effetti talvolta il mantra “fare rete” appare
più del wannamarketing piuttosto che un vero e proprio approccio strategico. Ciò detto è anche vero che la
costruzione di una rete –è la terza volta in quattro righe, ma proprio non
trovo un sinonimo sensato- è la strada che può aiutarci a camminare insieme
verso la fine del tunnel –e lontano dai dirupi- e a vincere come con la luce di
Galadriel l’oscurità, quasi disperata, con la quale ci ha avvolti questa crisi
che sembra senza fine.
Perché alla fine siamo persone e viviamo di relazioni e
amiamo condividere idee e spunti e aiutarci gli uni con gli altri. E alla fine ci fidiamo
più di chi conosciamo di persona che di pubblicità, comunicati che sembrano poi
così lontani dalle nostre sofferenze quotidiane.
Per
cui ogni strumento che possa aiutare a connettersi, a fare quel lavoro che
secondo l’approccio Tipping
Point di Malcolm Gladwell dovrebbe essere appunto del connettore,
per lo meno merita una
sperimentazione. Per capire se aiuta a creare legami professionalmente validi
oppure se millanta ciò che poi appunto alla fine non mantiene. Con questo
spirito ho provato Let’sLunch: un aggregatore che permette di proporre un pranzo insieme
(pranzo, non cena: per quello ci sono i siti per cuori solitari) a persone che
hanno interessi comuni o che posseggono competenze che si desidera esplorare
meglio e che condividono il medesimo territorio di movimento. Se all’estero,
specie negli USA, ha grande successo, da noi è agli albori e le persone
disponibili al momento sono poche. Ma vale la pena riempire di più il database.
L’ho
sperimento e devo dire che ne sono uscito soddisfatto: una occasione
interessante per iniziare a conoscersi, scambiare idee, imparare cose nuove,
dare una mano.
Sarei
curioso di sapere che cosa ne pensano altri che hanno provato. Anche all’estero.
E
sono felice di accettare inviti a pranzo; sia chiaro: si paga alla romana!
Networking
is mandatory and seems to be the new mantra. Although sometime it looks like a
spell more than a strategic approach, I do totally agree that this is the best
way to walk together towards a new light, to overcome the darkness that this
neverending crisis is pouring on our lives. Because at the end of the day we are
human and we do love sharing ideas and hints and help each other. And we do
trust people we know much more than advertising or anything else which seems to
be too far away from our daily connections.
Therefore
any new tools that help us to make new contact, to expand our network should be
tested at least before deciding it won’t work or it’s not suitable to our way
to establish relations. Having this in mind I experimented Let’sLunch: what’s that? Is a website that
offer to connect people with close interests through lunches. When you write
down your profile you point out which city or part of the city you would define
your territories and propose to have lunch to people working in the same area
with close interests.
I did and
were satisfied.
Since this
connecting way is brand new to Italy, while seems to be very common in the US
and other countries, I would welcome the experience and results of other people
from abroad to know what do they
think about. And from Italian guys who experienced that too.
I found it
useful to get new ideas, get new spirit and widen my network.
It’s up to
you know: let’s lunch together! I’m available to be invited.
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