Di che cosa ti occupi? Di comunicazione. E inizia il
delirio.
È quasi un paradosso ma chi lavora nella comunicazione non
sa comunicare agli altri di che cosa si occupa.
Perché comunicazione è una parola troppo vasta, si estende come il Brasile dalla
montagna all’oceano e custodisce nel suo grembo foreste e steppe, città e
favelas. E come fai a dire che è tutto la stessa cosa?
Vediamo se riesco a far capire dove la parola si annoda e
strozza i significati, e con quello le competenze
Primo elemento: non si può parlare di comunicazione se non
c’è un obiettivo, uno scopo. Che dovrebbe sempre esserci. Comunicare, allora si potrebbe dire, significa trasmettere informazioni
ad altri avendo un preciso intento. Ne discende che questa cosa qui che
devo dire per ottenere che altri agiscano come gradirei facessero deve tenere
conto di quattro variabili:
a) il contenuto che cosa voglio dire, qual
è il messaggio da trasferire.
b) La forma vale a dire come te lo dico?
Con quali parole? Quale mezzo? Quale lingua(ggio)?
c) Il mezzo/il modo dove te lo dico? Con
quale strumento? Un video? Un ppt? Un discorso? Un cartellone?
d) I destinatari/l’ambiente quanti sono i
destinatari? Dove sono? Vicini in una sala? Lontani? Comunico a tu per tu?
Per dare un esempio di che cos stia dunque dentro la
comunicazione espressa in questi termini ecco un elenco che spero sia
significativo
- un
discorso capo collaboratore
- una
chiacchierata tra marito e moglie
- una
lezione di un docente
- una
mail (di lavoro, tra amici)
- uno
spot televisivo
- una
telefonata
- una
campagna su carta stampata
- un
articolo
- una
conferenza
- un
comunicato stampa
- un
blog
- un
post su Linkedin
- un
post su Facebook
- un
tweet
- un
romanzo
Come si fa ad essere esperti di tutto questo? Come si può
pensare che un “esperto di comunicazione” ti risolva i problemi di leadership
in azienda e al contempo ti curi lo spot televisivo, ti sappia scrivere un
romanzo storico e ti curi le relazioni con tua moglie?
Magari ci sono persone con questa competenza, ma bisogna
prima esserne certi, essere sicuri che sono professionisti cui la vita ha
regalato l’opportunità di fare esperienze nell’orientamento familiare, nel web
marketing, nelal formazione aziendale, nella comunicazione televisiva e
pubblicitaria tradizionale, nella scrittura, nel giornalismo, nell’università
magari anche.
Voi che
esperienza avete in proposito?
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