giovedì 15 settembre 2016

Vendere valore – abbatti gli sprechi di manutenzione grazie alla soluzione di Saipex



Tutti vorremmo evitare di passare dalla fase di negoziazione, quella fatta di tattiche e lotte all’ultimo sangue sul prezzo, sullo sconto, sulle concessioni, per chiudere un ordine con un cliente senza quasi discutere del suo investimento.
La buona notizia è che lo si può fare. Devi imparare a proporre ciò che stai vendendo come uno mezzo capace di aumentare i profitti del cliente.
Confermo: si può fare. Come lo stanno facendo, tra gli altri, gli amici di Saipex che qui vorrei presentarti.

Si tratta proprio di Valore valore, ovvero, come dicevo poco sopra, presentare soluzioni che abbiano un impatto diretto, e dimostrabile, sul profitto dei clienti, perché permette loro o di ridurre gli sprechi aumentando l’efficienza, o di essere più appetibili al mercato e quindi poter a loro volta vendere valore senza ridurre i prezzi, anzi aumentandoli (basta che pensi al sucesso di IntelInside o Tecnopolimeri Bayer o ancora GoreTex e Alcantara).

Vendere valore è anche il titolo podcast, trasmesso sia su Spreaker che su iTunes, che ti spiega come sia possibile  applicare in tutti i settori questo modo particolare di proporre i propri prodotti o servizi Lavorando sulla autorevolezza della propria soluzione.
Vendere valore e anche una serie di articoli pubblicati su questo blog così come su Pulse di LinkedIn.

Oggi ci soffermiamo ragionare su come sia possibile vendere valore fornendo un servizio di manutenzione con Orlando  di Saipex  che insieme al socio Orlando Borgia  ha messo a punto un sistema, denominato Pelm, capace di aiutare le aziende, che dispongono di apparecchiature in pressione e di sollevamento, a risparmiare sugli sprechi aumentando così il proprio profitto.

In quale modo questa soluzione permette di aumentare i margini dei clienti? La prima domanda che abbiamo posto a Lorenzo è da dove sia nata la loro idea

Ci siamo resi conto che molte delle aziende nostre clienti erano costrette a dedicare risorse e tempo per svolgere alcune attività di manutenzione ordinaria e preventiva così come adempiere a incombenze di legge. Svolgere queste attività non è il loro core business, e per poterle portare a termine le aziende sono spesso costrette a distogliere operatori dei loro compiti perdendo quindi efficacia. Non solo, ma ci siamo resi conto Kevin non pochi casi, queste attività venivano dimenticate così da creare situazioni complesse dovute a degli improvvisi fermi impianto che producevano perdite anche notevoli per l’impresa.

Qual è quindi il valore che state offrendo ai vostri clienti?

Pelm  permette di controllare i tempi e lo stato di tutte le apparecchiature, così da poter intervenire nel momento opportuno, con  il corretto tempismo, Senza correre il rischio di fermi indesiderati. È possibile programmare anche il momento giusto dell’intervento tenendo conto dei ritmi della produzione e dei fermi impianto preventivati per le manutenzioni ordinarie senza così bloccare l’attività produttiva. Siamo inoltre in grado di svolgere noi questi compiti permettendo quindi alle aziende di focalizzare le loro risorse le compiti per i quali sono stati formati portati a bordo.

Il valore che state dunque offrendo ai vostri clienti è quello relativo al controllo delle spese, in particolare quello dei costi fissi dovuti alla manutenzione e agli imprevisti. Inoltre strate aumentando anche l'efficienza delle risorse e degli impianti, è corretto?

Si, Pelm  permette una aumentata efficienza gestionale riducendo i tempi della gestione documentale e permettendo la razionalizzazione degli interventi di manutenzione e verifica. Inoltre aumenta anche l'efficienza nella gestione del flusso di cassa proprio per quello di cui si stava parlando: la possibilità riconoscere con anticipo quando intervenire pianificando anche le risorse finanziarie dovute per la gestione degli obblighi legislativi per le attrezzature ed impianti in pressione e di sollevamento.

La soluzione proposta da Lorenzo e Orlando è un ottimo esempio di ciò che intendo con vendere valore: infatti ciò che propongono ha un impatto diretto è facilmente dimostrabile sul conto economico permette di aumentare i profitti riducendo alcune voci di spreco presenti all’interno delle voci contabili definite costi fissi e oneri finanziari.

Questo è il modo attraverso il quale presentare questa soluzione, in modo attraverso il quale presentare un servizio che effettivamente sia in grado di vendere valore.

Se volete sapere di più su come Lorenzo Orlando hanno presentato al mercato questa loro idea, e su come siano in grado realmente di ottenere dei maggiori profitti per i propri clienti, potete visitare questa pagina.

Vendere valore è anche una pagina su LinkedIn, e un canale Telegram
entrambi si possono da sottoscrivere per non perdere gli aggiornamenti e gli approfondimenti.


giovedì 8 settembre 2016

Makinate: la compravendita è di valore


Vendere valore vuol dire aiutare i propri clienti a fare più profitto grazie alle proprie soluzioni. è questo il caso di Makinate, che  favorisce e semplifica l'incontro tra domanda e offerta per la compravendita di macchinari usati ed attrezzatura industriale di seconda mano in tutto il mondo.

Da dove è nata questa vostra nuova iniziativa?

Makinate nasce dall'esperienza maturata in tanti anni di attività nel commercio internazionale di macchinari ed impianti industriali usati.
Il progetto nasce spontaneamente come naturale conseguenza del nostro lavoro, dalla continua voglia di migliorarsi e dalla volontà di porsi costantemente obiettivi sempre più complessi e motivanti.
Makinate nasce soprattutto perchè è stato il mercato stesso a richiederlo.
Il mercato dei macchinari industriali usati, infatti, a fronte di una moltitudine di portali web e siti generalisti, era latente di un efficace strumento che potesse proattivamente innescare l'incontro economico di domanda ed offerta relativo a specifici settori industriali coadiuvato da professionisti competenti. Makinate è molto più di un portale  o di un generico sito web. Makinate è una squadra composta da professionisti con spiccate doti tecniche e comunicative, capaci di rispondere positivamente e con efficacia a tutte le richieste di ricerca di un macchinario usato provenienti da ogni angolo del pianeta.


A quali tipologie di aziende vi rivolgete?

Non essendo un sito generalista ci rivolgiamo solo a quei settori dove concretamente il nostro staff può fornire un contributo significativo ed interloquire attivamente con il cliente.
Nulla toglie che in futuro apriremo le nostre porte anche ad altri importanti settori industriali come per esempio il packaging, il legno e la stampa, ma lo faremo solo dopo aver internamente acquisito le competenze tecniche ed umane necessarie per poter degnamente rispondere alle richieste del mercato.
Oggi le categorie di professionisti a cui maggiormente ci rivolgiamo sono i rivenditori di macchinari usati, i rappresentanti di macchinari industriali e gli utilizzatori finali siano essi piccole, medie o grandi gruppi industriali.


Quali paesi coprite?

Lavoriamo con tutto il mondo. Dal punto di vista linguistico padroneggiamo le seguenti lingue: inglese, francese, italiano, tedesco e spagnolo. In altrettante lingue è tradotto il nostro sito.
L'inglese resta la lingua madre che regola buona parte delle nostre attività, ma proponendoci come un'azienda che punta ad offrire servizi personalizzati è importante raggiungere e comunicare con la maggior parte dei clienti nella loro propria lingua madre.
L'obiettivo è di aggiungere nel giro di due anni altre lingue molto diffuse come per esempio il russo, il polacco, il serbo-croato ed il turco. Ovviamente per far questo dovremo prima ben sviluppare competenze e risorse umane all'interno della nostra azienda.





In quale modo aiutate venditori e acquisitori a incontrarsi?

Riceviamo quotidianamente richieste da parte di clienti che sono alla ricerca di un particolare macchinario industriale usato attravero il nostro sito oppure attraverso la nostra rete di contatti. Approfondiamo assieme al cliente quale macchinario potrebbe soddisfare in pieno le proprie esigenze industriali. Dopodichè avviamo una ricerca nel nostro database di macchinari usati disponibili e parallelamente avviamo una seconda ricerca complementare verso tutti i nostri contatti. La finalità di tali ricerche è quella di trovare quante più soluzioni ideali per il cliente. Una volta identificato il giusto macchinario che per caratteristiche tecniche, logistiche e commerciali soddisfa la richiesta del cliente, mettiamo lo stesso in contatto diretto con il venditore e da qui supportiamo acquirente e venditore fino alla conclusione, possibilmente positiva, della trattativa.


Quali sono i prodotti e i servizi più richiesti?

Sicuramente il settore leader è quello relativo alla compravendita di macchine utensili usate. Quindi torni a controllo e centri di lavoro di ultima generazione per la fresatura sono le macchine maggiormente richieste. Per quanto riguarda il settore della lamiera, sono richiestissimi tutti gli impianti per il taglio della lamiera, come per esempio impianti a taglio laser e taglio al plasma. Nel settore della plastica è molto vivace la domanda per le presse ad iniezione.


Quali i mercati oggi più interessanti?

L'Europa è il mercato più importante. Paesi come Germania, Francia ed Italia assorbono buona parte delle nostre energie. La domanda proveniente da questi tre Paesi è una domanda di qualità, una domanda esigente e molto attenta al progresso tecnologico, in poche parole  i clienti vogliono essere aggiornati e a passo coi tempi anche dal punto di vista della lavorazione e trasformazione industriale.
In forte crescita la richiesta proveniente dal blocco dei Paesi dell'Est con la Polonia in prima linea.
A livello mondiale il mercato nord africano, sudamericano, asiatico e soprattuto quello medio-orientale bussano quotidianamente alla nostra porta, ma ancora questi sono da considerarsi mercati marginali per la nostra attività anche se con ottime prospettive di crescita testimoniate dal numero crescente di affari conclusi in queste aree.
Il nordamerica ha un limite tecnologico dettato dal differente volteggio industriale, questa differenza porta il mercato nordamericano ad approvvigionarsi quasi esclusivamente entro i confini continentali per quanto riguarda la domanda relativa ai macchinari industriali usati.


Che servizi offrite per fornire valore ai vostri clienti?

Chi si rivolge a Makinate può contare su un' importante preparazione tecnica del nostro staff, assolutamente in grado di recepire e adoperarsi in maniera proattiva per rispondere in maniera professionale a tutte le richieste.
Inviare una richiesta al nostro team, significa avere un'intera squadra di esperti che immediatamente si attiva per trovare  il giusto macchinario per soddisfare in pieno la richiesta del cliente. Il nostro team è in grado di valutare ed identificare, nel giro di pochissime ore, tutte quelle che sono le soluzioni valide e disponibili sul mercato nazionale ed internazionale in linea con la richiesta del cliente. Questa particolarità ci rende unici e ci differenzia da tutte le altre piattaforme che evadono le richieste dei clienti in maniera automatica e senza interessarsi al progetto industriale del cliente stesso.
Noi offriamo un ampio database di macchinari usati costantemente aggiornato.
Tutte le macchine usate che promuoviamo provengono da contatti stretti nel corso di tanti anni di lavoro, solo professionisti seri ed attentamente selezionati.
Offriamo assistenza e supporto a livello tecnico, commerciale, logistico e amministrativo per tutte le fasi di ogni trattativa. In più lo facciamo possibilmente parlando la lingua degli attori in campo.

Garantiamo il 100% dei nostri sforzi al fine di trovare il giusto macchinario per i nostri clienti.

sabato 3 settembre 2016

I clienti investono solo in ciò che porta loro ricchezza



I clienti investono solo in ciò che aumenta i loro profitti, se non capiscono il valore di ciò che stai vendendo loro, negoziano duro sul prezzo e sulle condizioni.

Come fai ad aiutare il tuo cliente a vendere di più e meglio? In quale modo il tuo prodotto/servizio li aiuta a battere la concorrenza?

Se vendi prodotti o materiali come microprocessori Intel, Alcantara, GoreTex, Materiko, Tecnopolimeri Bayer fai la differenza.

E se non lo sei? Puoi sempre farla: basta che cerchi di capire in quale parte del processo di vendita la tua soluzione produce valore.

E quindi devi capire come è fatto il processo di vendita dei tuoi clienti.

I miei suggerimenti li trovi in questa puntata del podcast. E se ascolti le altre trovi molti modi con i quali puoi vendere valore.









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Il podcast è pubblicato qui:
Alcune puntate che potrebbero interessarti subito (su Spreaker)

L'intervista a Rachele Zinzocchi che ha superato i 1000 ascolti.








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giovedì 25 agosto 2016

Vendere valore intervenendo sul processo decisionale del tuo cliente



Vendere valore vuol dire spiegare al tuo cliente come la tua soluzione sia in grado di aiutarlo a aumentare i suoi profitti. 
Non è difficile: bisogna capire come ciò che produciamo sia in grado di ridurre gli sprechi o aumentare l'efficienza e l'attrattività di ciò che il cliente vende. Come, ad esempio, abbia impatto sui processi del cliente. 

Il processo aziendale, quello che regola il funzionamento dell'impresa,che "traduce" le materie prime in prodotti finiti, si basa sulla capacità di prendere decisioni in tempi brevi. 

Ciò che proponiamo ai nostri clienti è in grado di dare indicazioni precise per rendere più facile il compito di prendere decisioni? Siamo in grado di trasformare dati in informazioni utili per il cliente?

Molto più di quello che possiamo credere. Ecco come possiamo capirlo.





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lunedì 22 agosto 2016

Studiare i processi per vendere meglio

Ogni azienda lavora per processi. Ogni processo può essere migliorato. Il che in ultima analisi comporta un aumento nei profitti dell'azienda. 
Infatti se un processo è più efficiente o riduce gli sprechi o aumenta l'impatto sulle vendite. 
E tutto questo diventa profitto. 

Vendere valore significa capire dove ciò che proponiamo offra un reale miglioramento.
Quali sono i processi sui quali la nostra soluzione produce un miglioramento concreto?

Oggi esaminiamo il principale processo aziendale: il processo decisionale. 

Il nostro prodotto o servizio rende più facile prendere decisioni? 

Chi prende decisioni nelle aziende oggi? Fino a che livello devo salire per raggiungere l'interlocutore che è in grado di comprendere il valore della mia proposta? 

Questo podcast propone un'approccio semplice e diretto alla comprensione dell'influenza diretta che siamo in grado di esercitare sul processo decisionale dei nostri clienti.


Nel prossimo episodio estenderemo l'analisi a tutti i processi, con molti esempi.

martedì 9 agosto 2016

7 regole per non fare più fatica nella vendita



Per il tuo vantaggio te lo devo dire, perché tu possa aumentare i tuoi profitti, fare meno fatica nell'acquisire nuovi clienti, smettere di fare sconti. Te lo devo dire.


Funziona.

 

Ormai da anni non devo più fare attività di prospezione, come si dice, vale a dire cercare a freddo clienti: sono loro a cercare me, se qualche volta sono costretto io a rifiutare le loro richieste.
Non perché sia spocchioso o troppo ricco, figurati. Ci pensa l’Agenzia delle Entrate a rimetterti subito in riga.
Né perché voglia fare il prezioso.
È perché non posso essere loro d’aiuto, perché non so fare quello di cui hanno bisogno, o stanno cercando una professionalità diversa, o non hanno le idee chiare, oppure ho già troppi progetti e non potrei, non potremmo, dare la giusta attenzione.

Come sono riuscito a non dover cercare più clienti?  Seguendo poche regole, che voglio condividere con te.

  1. Studia, non smettere mai di capire come sta cambiando il mondo, adatta la tua impresa al mercato, non pensare il contrario. Io ho imparato moltissimo da molti esperti scovati in rete: Rosa Giuffre, Veronica Gentili, Stefania Boleso, Massimo Benedetti, Tommaso Sorchiotti, Mirko Saini, Paolo Ratto, Luca Vanin, Davide Cardile, Giulio Gaudiano, Fabio de Vita, Mirna Pioli, Marco Rasi, Marzia Tomasin. Li trovi tutti su LinkedIn. Ne ho citati solo alcuni. Molti altri sono stati fonte di vera ispirazione e maestri. Tralascio quelli stranieri. 
  2. Lavora sulla tua autorevolezza: oggi un cliente vuole mettersi nelle mani di qualcuno di cui si fida, prima ancora di iniziare a parlare con lui. Vuole prima capire che sei affidabile, qualunque sia il tuo lavoro, capire se puoi aiutarlo.
  3. Lavora su tutti i canali: non pensare che se sei nel web ha risolto tutti i problemi, ma non pensare neppure che puoi fare a meno della rete. Che cosa fai oggi quando stai per acquistare qualche cosa, da un libro, ad un ristorante, fino ad un turbo jet? Guardi in rete e cerchi informazioni sulla persona che vuole venderti quel prodotto/servizio. Che cosa fanno i tuoi clienti? E tu che cosa fai trovare loro?
  4. Sii pronto a condividere. Che cosa? Ciò che sai. Il tuo know-how. Non avere paura che altri lo apprendano, né che un potenziale cliente se ne appropri e non si serva poi di te. Per uno che si comporta così ce ne sono dieci che si segnano il tuo nome.
  5. Mettici la faccia: lo fanno anche gli imprenditori delle multinazionali, non solo i consulenti come me. I clienti vogliono vedere chi c’è dietro.
  6. Lavora sempre con grande correttezza, anche quando il progetto è piccolo, anche se è pro bono. Da queste situazioni scaturiscono grandi opportunità. Se non fai conoscere la tua onestà professionale, come puoi essere credibile.
  7. Comunica: scrivi per conoscere, per raccontare, per rispondere, anche solo per ringraziare o salutare; mantieni i contatti; cura le relazioni. Aiuta gli altri. Metti in contatto tra di loro i tuoi clienti se questo può aiutarli. Sono le persone che comperano, non le aziende.

Un ultimo segreto: non pensare che questi punti ti diano il successo in tre giorni, né in poche settimane. Ci ho impiegato un anno, forse un po’ di più, a far funzionare questo meccanismo.
Ma ti assicuro che funziona.
E se funziona devi coltivarlo, continuare ad alimentarlo, lavorarci ogni giorno. Ricordati: è questa adesso la tua attività commerciale.

martedì 2 agosto 2016

Vendere valore per far capire al cliente quanto conta la tua soluzione



Cambiare il modo di vendere per sopravvivere. 

Oggi hai due strade davanti: o vendi il valore della tua soluzione o finisci strangolato nella guerra dei prezzi.

Eppure hai tutte le carte in regola per smettere di essere schiacciato da negoziazioni che puntano solo a strapparti uno sconto. Anche se vendi un prodotto da primo prezzo.
Perché in ogni caso la tua proposta porta con sé la soluzione ad un problema del cliente.


Il punto infatti è questo: oggi non c'è nessuno che spenda, nel senso di far uscire del denaro dalla sua borsa considerandolo un costo. Oggi tutti investiamo: le imprese nei propri profitti, noi consumatori nel nostro benessere, in ciò che consideriamo felicità.
Forse è sempre stato così, di sicuro dopo la crisi ne abbiamo una più lucida consapevolezza.

E quando si investe? Quando si vuole raggiungere un obiettivo: e tra noi e questo obiettivo riteniamo ci siano ostacoli da superare.

Vendere valore vuol dire capire in che modo ciò che stiamo proponendo sia in grado di risolvere questi problemi, e condurre il cliente al suo obiettivo.

Di sicuro lo stiamo facendo perché abbiamo clienti che comperano da noi. La domanda è: noi sappiamo perché?  Sappiamo in che modo li stiamo aiutando? 

Il nostro prodotto/servizio produce una riduzione degli sprechi o aumenta l'efficienza del processo di vendita? 

Interviene sul margine di contribuzione, aumentandolo, o abbatte i costi fissi? 

Se vuoi saperne di più ti consiglio di ascoltare le puntate del podcast VendereValore

Trovi il podcast qui

Alcune puntate che potrebbero interessarti subito (su Spreaker)

L'intervista a Rachele Zinzocchi che ha superato i 1000 ascolti.





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lunedì 11 luglio 2016

Vendere Valore: la strada per fuggire alle negoziazioni dure





Vendere Valore: la strada per fuggire alle negoziazioni dure

Non c’è niente da fare, se vuoi evitare di finire nella guerra dei prezzi, devi essere in grado di far guadagnare di più il tuo cliente.
Che peraltro è la ragione prima per cui l’acquisitore ti chiede uno sconto, e ogni volta vuole un ribasso: è l’unico modo che sa, che gli dicono di usare, per aumentare i profitti.
Già perché le voci del bilancio sono sempre quelle.

C’è il fatturato ( vale a dire pezzi venduti x prezzo) che è l’unica voce positiva del conto economico dalla quale si vanno a togliere le spese.

Innanzitutto i costi variabili, i costi del venduto, quello che serve per vendere gli oggetti (o i servizi) che l’azienda mette sul mercato.

Poi i costi fissi, che riguardano tutto quello che serve all’azienda per trasformare le materie prime in prodotti finiti da vendere.

Infine i costi del denaro, che serve a far andare avanti il tutto.

E noi, che vogliamo vendere a questa impresa, come facciamo a farla guadagnare di più? Come facciamo a farle vendere di più o con prezzi più alti? O come facciamo a farle ridurre gli sprechi sui costi?

Per rispondere a queste domande e aiutarti ho dato vita ad un podcast, in genere 15 minuti massimo a puntata. In ognuna di esse, da solo o qualche volta con l’aiuto di un intervistato, cerco di aiutare gli ascoltatori a trovare le strade per mostrare come ciò che loro vendono effettivamente contribuisce al profitto dei loro clienti.

Il podcast si chiama Vendere Valore, lo trovi sia su Spreaker che su iTunes,
ogni nuova puntata esce il giovedì e se vuoi rimanere aggiornato sempre sia sui nuovi audio che su altre novità, puoi sottoscrivere il canale Telegram di Vendere Valore.

Le prime puntate le trovi anche tutte raccolte qui in questo post di questo medesimo blog.

E lasciarmi qui, sul mio profilo Telegram, domande alle quali volentieri risponderò per aiutarti a vendere valore.


Ti aspetto!

mercoledì 29 giugno 2016

Vendere valore: uscire dalla guerra del prezzo



Ci provano tutti, ma se non ti prepari non è facile da riuscirci: sganciarsi dalla guerra del prezzo, dello sconto, per vendere con soddisfazione e successo.

Non è però impossibile, basta capire come realmente produrre valore per i propri clienti. Che così guarderanno ai risultati e non al costo.

Ecco un nuovo podcast, che ha preso le mosse da un paio di mesi, che spiega esattamente come fare.

Ascoltare per credere.

Le prime puntate le trovate qui sotto
La serie è disponibile a questo link dove ogni giovedì viene presentata una puntata nuova.
E' inoltre possibile ricevere il nuovo audio ogni settimana sul proprio smartphone sottoscrivendo il canale Telegram a questo link.

Buon ascolto!
Puntata 1


Puntata 2



Puntata 3



Puntata 4


Puntata 5


Puntata 6



Puntata 7



Puntata 8
ancora da Sales Innovation Expo 2016



e poi nelle prossime puntate...
da Open Design Italia on stage, la prestigiosa finale che si è svolta alla basilica Palladiana di Vicenza (due puntate) e poi.... scopritelo con noi sottoscrivendo il canale Telegram a questo link.


mercoledì 13 aprile 2016

PostPickr: tutto il mondo social a portata di mano. Per gestire campagne.



Di nuove applicazioni ne nascono quotidianamente, alcune sono più interessanti di altre. Se poi si presentano attraverso il crowdfunding per partire col piede giusto, diventano intriganti.
PostPickr è di questo tipo, e ho chiesto al team che lo ha lanciato di aiutarci a capire che cosa è e che cosa può fare per noi. Maurizio, Antonello e Maria rispondono alle mie domande

Che cosa è PostPickr e perché dovrebbe essermi utile?

PostPickr è un assistente digitale sui social media. È un'applicazione web, fruibile anche in mobilità, che mette a disposizione una "cabina di regia" attraverso la quale potrai pianificare e dirigere facilmente tutte le tue attività social.
Una volta iscritto alla piattaforma potrai collegare tutti i suoi account (Facebook, Twitter, Linkedin, Pinterest, Instagram, Telegram, etc.) e da quel momento gestirli da un unico ambiente, senza dover più accedere singolarmente a ciascun social network.

Come è nata l’idea?

L'idea nasce circa tre anni fa grazie ad un un piccolo algoritmo sviluppato da Antonello per la pubblicazione programmata di post sul suo profilo Facebook. Da utilizzatori sul campo di altri social tool abbiamo cominciato con i classici "e se lo migliorassimo così?", "immagina se…", "servirebbe questa funzione…" e via dicendo.
È stata in particolare l'assenza sul mercato di un social tool "Made in Italy" che ci ha spinto a coltivare l'idea e ad impiegare tutto il nostro tempo libero allo sviluppo del primo prototipo, che dopo nemmeno sei mesi era già online e raccoglieva i primi iscritti.

Qual è il target al quale avete pensato?

Siamo partiti rivolgendoci all'utilizzatore tipo della nostra applicazione, il Social Media Manager, figura professionale sempre più richiesta da quelle aziende ed organizzazioni che vogliono presidiare efficacemente i social media e sfruttarne appieno le opportunità.
Ma nel nostro "mirino" ci sono le migliaia di piccole e medie imprese italiane, alle quali vogliamo offrire uno strumento semplice, intuitivo e produttivo, customizzato sulle loro esigenze specifiche.

Quali sono i vantaggi che vi qualificano?

Ciò che rende diverso PostPickr è il suo spiccato approccio editoriale al social media management. Tutto il workflow è stato pensato per replicare i tipici flussi di un piano editoriale: imposti un progetto specifico per ciascuna campagna, crei il team di lavoro, definisci gli argomenti ed i temi da trattare, colleghi le tue fonti di riferimento ed infine imposti il tuo palinsesto di pubblicazioni attraverso un intuitivo calendario editoriale.
La scelta di creare un prodotto su misura per il mercato italiano e di aprirlo al contributo diretto della community ci ha accreditato come l'alternativa italiana ai ben più blasonati tool internazionali, rispetto ai quali riusciamo ad offrire un'esperienza superiore in termini di supporto, assistenza e vicinanza al cliente.


Come state promuovendovi sui social media?

Diciamo che abbiamo gioco facile, essendo i social media il nostro settore di competenza. La priorità va alla gestione e all'ascolto della community, da sempre centrale nel nostro approccio imprenditoriale (il nostro comandamento è: «l'utente prima di tutto»).
Dal punto di vista della comunicazione, il piano editoriale è molto semplice: cerchiamo di offrire contenuti utili ai professionisti del social media marketing, dalle breaking news di settore, ai contenuti di interesse generale prodotti dai nostri utenti, integrandoli ovviamente con consigli, suggerimenti, casi di studio sull'utilizzo di PostPickr. 


Come mai avete pensato a un crowdfunding e che risultato avete ottenuto?

Tutto ciò che oggi rappresenta PostPickr è stato interamente realizzato con le nostre sole forze ed esigue finanze, e contemporaneamente ad altre attività professionali. Il nostro obiettivo era poterci dedicare full time al completamento del prodotto, lanciare la versione commerciale e capire definitivamente se il progetto potesse diventare autosostenibile e scalabile.
 Il passaggio in crowdfunding ci è servito per ottenere una pre-validazione dal basso, coinvolgendo in primis la nostra community di iscritti e simpatizzanti e poi cercando di ottenere una maggiore visibilità nei confronti dei potenziali nuovi utenti della piattaforma. A campagna conclusa possiamo affermare che tutti gli obiettivi sono stati centrati e con risultati superiori alle aspettative iniziali, avendo raccolto il 250% del traguardo prefissato grazie al contributo di 300 sostenitori.

A chi si può rivolgere chi vuole più informazioni?

Oltre alle informazioni di carattere generale presenti sul nostro sito web www.postpickr.com, ci trovate sempre attivi e vigili su tutti nostri canali social (questi i nostri account Facebook e Twitter): scriveteci e vi risponderemo in un lampo!
In più, per gli utilizzatori dell'applicazione abbiamo creato un gruppo Facebook molto attivo e partecipato (al momento conta più di 800 iscritti), dove è possibile segnalare bug, inviare suggerimenti, chiedere consigli e condividere le proprie esperienze.


Info sul team


Maurizio Lotito, 45 anni, responsabile marketing, comunicazione e product design, Antonello Fratepietro, 38 anni, responsabile dello sviluppo e della piattaforma tecnologica, Maria Miracapillo, 36 anni, responsabile finanza, amministrazione ed assistenza post-vendita. Viviamo e lavoriamo ad Andria ed abbiamo alle spalle decine di anni di esperienza professionale ed imprenditoriale, maturata direttamente sul campo.

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