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Venerdì/Friday November 11th
Seth Godin
è un famoso guru del marketing, apprezzato per la sua capacità di pensare fuori
dagli schemi. Lui vede esattamente ciò che tutti noi vediamo, ma con uno
sguardo più profondo, uno sguardo… alla “Holden”, riesce a scovare in qualcosa
di apparentemente banale, un nuovo suggerimento, un significato originale che
può fornirci una saggezza fresca e buoni indizi per il nostro lavoro.
In questo suo breve
e lucido post chiarificante lui si riferisce ad una vecchia opinione
diffusa: la prima impressione non si scorda mai. Ma, ovviamente c’è un ma,
vuole proporla con una diversa luce: ci vuole ricordare che se la prima
impressione che offriamo è acida e pungente, beh è così che finiremo per essere
ricordati in tutte le future situazioni di lavoro.
E quello che è ancora più importante, questo non conta solo
per le persone, ma anche per le aziende. Che tipo di immagini proiettano offrono
i tuoi tweets, articoli, post, blog, risposte, conversazioni (e via dicendo). Come
saremo percepiti grazie alle cose che diciamo o scriviamo? Come saremo
giudicati se gli autisti dei nostri camion guidano in modo scorretto in
autostrada? O se i nostri impiegati rispondono mai? I nostri commessi?
La vostra reputazione si svilupperà o li lascerete con un gusto
amaro, una memoria repulsiva che spingerà il vostro pubblico a dire di voi: “Non
mi piace proprio quel tipo„?
Seth Godin
is a well known and recognized marketing guru for his ability to think out of
the box. He sees what everyone of
us see, but can spot in something apparently banal, a new hint, an original
meaning that can provide us a fresh wisdom and good clues for our job.
In this short
post of his enlightening he is actually talking of a very old say: there is
no second chance for the first impression. But, yes of course there is a but,
he is providing new light: he is remembering us that if the first impression
you provide is an unpleasant one, well this will be the reputation we will be
remember for ever and ever in business…
And, what
is more important, this does not just rely to people, but to companies too.
Which kind of image are your tweets, articles, posts, blogs, answers,
conversations (and on and on) projecting? How will you be perceived thanks to
your words and writings?
Will your
reputation grow or will you leave them with a bitter taste, a repulsive memory
that will push your audience to say about you “I do not like that guy”?
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