martedì 3 dicembre 2013

Vuoi superare il problema del tempo? Ecco come battere le urgenze!







Il problema probabilmente più sentito dalle aziende oggi, forse talvolta neppure secondo a quello dei profitti, è quello del tempo. Ti chiedono spesso di aiutarli a gestire il tempo e a risolvere problemi di sovraccarico. E io penso di aver trovato la quadra, la parola che schiude l’animo nostro informe o imbrigliato e ci regala tempo. Vuoi sapere come si fa?
Continua a leggere: fidati, e investi 4 minuti, forse anche meno.
Poi decidi se può fare per te.

Dunque, nel parlare con le persone in aula ti accorgi sempre che questa gente soffre. E di brutto.
Ti dicono che ormai i loro capi – e la cosa strana è che questa affermazione te la fanno ad ogni livello- si sono convinti che il tempo è infinito in tutti i sensi:

- tu lavori sempre fino a…. al giorno dopo, senza sosta
- comunque riesci a sdoppiarti più volte per concludere tutto entro questa sera
- riesci a fare tutto bene
- e senza dover chiedere a loro aiuto o chiarimenti.

Chiedi loro di aiutarti a capire come pianificano le loro attività e quali sono i parametri che usano per definire le priorità. Rispondono orgogliosi: urgenza e importanza.

Bene; allora chiedo: che cosa vuol dire urgenza e che cosa vuol dire importanza? Come li definite? Qual è il parametro che dà loro un valore?

Sull’urgenza si arriva abbastanza in fretta.
No, non è il tempo.
Sono le scadenze, cioè il tempo che finisce.
Una cosa è tanto più urgente quanto più si avvicina alla sua scadenza. Il muro che separa il tempo: di qua vale, di là è scaduto.

Ottimo.
E l’importanza?

Ti dicono: il valore. Il peso aziendale. La visibilità. Il mio capo. Chi te lo chiede.

Fuochino.

Vale a dire?

Alla fine ci arriviamo, con qualche consonate regalata e qualche vocale comperata.

Le conseguenze.

La misura dell’importanza sono le conseguenze: che cosa succede a fare o a non fare quella cosa lì? Ecco.

Capirlo aiuta a definire meglio le priorità. A definire meglio che cosa va fatto e che cosa non va fatto. Perché se una cosa scade ma senza conseguenze… lasciamola scadere.

Poi cerchi di capire che cosa genera più problemi e alla fine scopri che sono sempre le persone. Una persona in particolare. Il capo. Ma quello che sta in cima. Che preso dall’ansia vuole tutto e subito. Senza ragionare sull’importanza. Per lui è tutto urgente.  Tutto. E tutto va fatto subito.

Ora non ci si rende conto che così si danneggiano le aziende, si distruggono le persone, si annientano le organizzazioni.

Poiché non è vero che il tempo è infinito, devo dare delle priorità sensate. Se non lo faccio io lo farà qualcuno in basso nella scala. Qualcuno per cui la sfuriata di un capo intermedio perché non ha fatto qualche cosa sarà meno importante di aver passato la sera in famiglia. O con gli amici al bar. E che magari, senza saperlo, avrà distrutto il progetto che avrebbe rilanciato l’azienda. Magari avendo scelto invece di portare a lavare la Mercedes del capo. Altra cosa che andava fatta subito.


È questo che la tua azienda vuole?

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