Ma dove vai se l’analisi non ce l’hai?
Lo diceva anche Venditti, anzi l’intellettuale incontrato a
Firenze:
“ci disse no, compagni, amici, io disapprovo il passo
manca l'analisi e poi non c' ho l'elmetto”.
Ci viene difficile a noi italiani l’analisi, la pensiamo
un’operazione inutile, da scribacchini, da gente rinchiusa dentro una torre. Ci
basta l’intuizione, la creatività, la genialità.
E invece no.
Non più.
Non siamo più artigiani e artisti. Siamo imprenditori che
combattiamo in un mondo competitivo e non possiamo basarci più solo sul nostro
fiuto.
L’analisi diventa fondamentale.
Ma non è uno studio banale e scolastico, è un metodo
sperimentato e rigoroso che ci permette di estrarre dal mondo concreto, degli
affari, dei clienti, il succo che ci permette di prendere decisioni. Perché
questo alla fine conta: prendere la decisione migliore.
I metodi che si possono scegliere sono molti, non saprei
affermare che ce n’è uno migliore degli altri nonostante molti lo facciano,
specie chi li ha pensati. È logico.
Credo che ci siano metodi che ci piacciono, che con noi
funzionano, che ci vengono semplici da applicare e altri… che non fanno per
noi.
I miei preferiti sono questi
- per
capire come dare valore alla mia offerta e rendermi diverso agli occhi del
cliente il metodo Obiettivo <-- problema <-- soluzione
- per
capire come ridurre gli sprechi e migliorare il mio processo aziendale, non ho
dubbi: scelgo la Theory
of Constraints
- infine
per capire quale sia il miglior modo per cercare nuovi mercati allora mi affido
ad Oceano
Blu
E i vostri quali sono? Che cosa ci suggerite?
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