Apprezzo molto l’idea di Alitalia di affidare alla cucina regionale il menù di bordo nei voli intercontinentali, un modo simpatico ed elegante per valorizzare le nostre ricchezze gastronomiche. Non posso poi non essere felice che la regione celebrata in questo volo fosse la Lombardia.
Andrebbe però fatto in modo tale da incontrare e incoraggiare i clienti e non semplicemente rendere la vita più semplice ai fornitori!
Detto questo bisognerebbe però spiegare al marketing Alitalia o chi per esso prende le decisioni che
- esistono i frequent flyer, che sono quelli che portano più profitto alle compagnie, e beccarsi per 4 mesi di fila lo stesso menu non è che sia così esaltante, neanche fossimo alla mensa aziendale! Poi per forza che uno vola Air France o KLM, per restare in Sky Team.
- Non bastasse, spiegare ai suddetti che la cucina oltre ad essere regionale è anche stagionale e che vedersi servire a metà luglio polenta taragna, pizzoccheri della Valtellina, cotolettona milanese e meneghina non è esattamente quello che uno si aspetterebbe da un menù estivo. Che se invece della Lombardia c’era l’Emilia che cosa mi davano ravioli in brodo e bollito misto?
Insomma come sempre noi italiani pare che le cose le facciamo a metà: l’idea e la creatività sono elevate, è la realizzazione che ci frega, come se le cose bastasse pensare senza bisogno di farle. Che poi non è una malattia solo italiana.
Che cosa possiamo imparare da tutto questo?
I do like the idea to promote Italian regional cuisine in Alitalia intercontinental flights. It looks like a great creative idea. And supporting the exquisite dishes with good wine is even better. It’s a nice way to endorse local gastronomy and provide to our excellent food a privileged opportunity.
But…
It should be done in a way that fill the desire and expectations of customers, in this case frequent flyers, and not just make life easier for the suppliers!
Actually I was very happy to discover that the region I had the chance to meet on my last Alitalia flight was my own one, Lombardy, less happy to discover that the menu included very popular Lombard dishes… but winter courses! Not exactly what you would look for in mid July!
Furthermore the same region, and unfortunately the same menu, is served for four months in a row. Now everyone knows that the best resource for a carrier are its frequent flyers: who will eat the exact same food for four months! Is that a good service?
Now do you consider this a good service for your clients?
It look likes a good creative idea with a very poor operative action plan. What could we learn from this?
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