martedì 19 luglio 2011

Vendere all'estero? - Expanding your business abroad





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Ogni imprenditore, ogni CEO che deve vendere un prodotto/un servizio che lui/lei ritiene sia buono (buono di solito è un aggettivo che diminuisce la sua percezione, eccellente direi sia meglio), vuole o desidera ampliare il suo mercato e dunque cerca di vendere all’estero. Ognuno di noi desidera esportare, tutti noi crediamo che in qualche modo sia la via per la realizzazione del successo. Saremo poi conosciuti e ben consolidati sul mercato internazionale.
Ma noi tutti conosciamo qualcuno che ha provato a vendere all’estero e ha ottenuto solo fallimenti, qualche volta così pesanti hanno compromesso il loro successo in patria. L’ambizione può diventare un danno devastante.
Perché è accaduto? Qual è l’errore che ha portato l’azienda sull’orlo se non fin dentro la tomba?
Se si analizzano parecchi di questi insuccessi si può vedere facilmente che presentano tutti gli stessi errori di base:


  • Una strategia non ben definita
  • Una impaziente visione a breve termine, troppo breve.

Solitamente questi due errori tendono a sovrapporsi in un circolo vizioso che trascina in basso, come in un vortice, il giro d’affari. Con questo percorso:
1.     Cominci con una strategia poco definita, non basata su dati e cifre e su una accurata analisi del mercato che si intende colonizzare, ma ti basi solo sulla tua personale percezione del prodotto (le mie olive sono le migliori del mondo e tutti le adoreranno perfino qui nel nord America) sul tuo desiderio di avere successo e sulle solo intuizioni personali, magari basate su ciò che facevi in passato, quando eri un adolescente e vendevi caramelle davanti a casa. (Forse sono stato un po’ troppo ruvido e provocatorio ma ho visto tanti fallimenti dovuti a questo approccio.)
2.     Metti in atto la tua strategia e dopo poco tempo, troppo poco, ti accorgi che non hai ancora ottenuto i risultati che ti aspettavi. Allora inizi ad incolpare qualcuno per la mancanza di successo e cambi immediatamente la strategia, buttando all’aria così i punti raggiunti fino a quel momento e mettendo tutto il progetto a rischio.
3.     Parte la nuova strategia…ritorni al punto 1 e si ricomincia da capo tutta la trafila.

Ancora una volta sono cosciente del fatto che sono severo e duro e perfino un po’ urticante, ma preferisco provocare i miei lettori che non trasmettere il messaggio che desidero.

Ora, dal momento che ritengo davvero che ci siano una marea di opportunità per i prodotti italiani nel nord America, come del resto per i prodotti stranieri in Italia (sapevate che il maggiore mercato internazionale per i famosi piumoni d’oca canadesi è niente di meno che l’Italia?), vorrei condividere qualche suggerimento e spunto che possano fornire le linee guida, le indicazioni per la strategia o anche solo alcune buone domande per chi volesse investire in un progetto di espansione all’estero.
Per capire facilmente le mie indicazioni e i miei avvertimenti userò uno schema semplice  basato su 7 punti, ciascun punto sarà poi sviluppato in ulteriori altri  7 punti per chiarire e approfondire l’oggetto e così via.

Partiamo con il primo essenziale eptalogo dell’esportatore ideale, che assomiglia molto di più a una sorta di indice dei temi che svilupperemo nei prossimi post piuttosto che a una tavola della legge:

1.     7 ragioni per cui dovreste prendere in considerazione l’idea di investire nella crescita globale
2.     7 decisioni da prendere prima di iniziare
3.     7 ostacoli da superare
4.     7 punti della strategia
5.     7 errori da evitare
6.     7 prerequisiti da considerare prima del lancio del piano
7.     7 consigli d’autore
















English version









Any entrepreneur, any CEO having to sell a product/service that she/he believe is good (usually good is a lessening adjective, excellent will fit better) wants or desires to expand her/his market and therefore looks for selling abroad. We all do want to export, believe that this in some way is the accomplishment of a success. We will then be well known and established internationally.
But we all know people who tried to sell abroad and failed, sometime so hardly they jeopardize their domestic success. Ambition turned out to be a devastating damage.
Why that happened? Which was the mistake that made all the company vulnerable to death?
If you analyze several of these failures you will easily came out with the same basic mistakes:

  • an undefined strategy
  • an impatient short time look


Usually these two mistakes tend to combine in a vicious spiral that draw down the business. This is the path
1.     You start with an unclear strategy not based on facts and figures and an accurate analysis of the market you intend to colonize, but on your own perception of the product (my olive oil is the best of the world and anyone will love it even here in North America) your desire to have success and your personal intuitions maybe founded on something you did in the past, when you were a teens and you sold candies in front of your home. (I might be a little harsh here but I0ve been through many failure due to this approach)
2.     You implement your strategy and after a while you do not get the results you want. So you start blaming someone for the absence of success and you change your strategy, thus wasting the point established till then and putting all the project at risk
3.     The new strategy… well just go back to square one and start again..

Once more, I’m aware of the fact that I’m severe and coarse and even scratchy, but I prefer to provoke my readers that be unable to forward the message I’d like to.

Now, since I do really believe that there are a lot of opportunities for Italian products in North America, as for foreigners products in Italy (did you know that the largest market for the Canadian goose down comforters is actually Italy?), I’d like to share some suggestions and cues that can provide guidelines, hints for strategies or just some good questions for anyone who intends to invest in an expansion program.
To ease going through my indications and warnings I use an simple –hope so- scheme based on 7 points each one will be then developed in further seven points to clarify and deepen the subject and so on.
Let’s star then with the first essential eptalogue of the ideal exporter, much more a sort of index of the themes we will develop in further posts than a table of law itself:

1.     7 reasons why you should consider to invest in a global growth
2.     7 decisions to take before starting
3.     7 issues to overcome
4.     7 steps of your strategy
5.     7 mistakes to avoid
6.     7 prerequisites to consider before launching the plan
7.     7 suggestion by successful people







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