Organizzare un Open Day sembra cosa da poco. In realtà
richiede una macchina ben oliata, specie per una scuola come quella Faes che
vuole trasmettere, in questa speciale occasione per farsi conoscere, il suo
stile e la sua peculiarità (e pare che ce l’abbiamo fatta come riporta questo breve
sunto dell’evento di novembre)
e che quindi richiede ben più che l’organizzazione solo di una o due
presentazioni.
Questi gli elementi da considerare e le attività previste
per ognuno di essi. Li pubblico non per annoiarvi con un lungo elenco, ma per
condividere quali siano gli elementi chiave che possono avere successo
nell’organizzazione di un evento come questo. Perché se parliamo di Open Day in
realtà stiamo anche parlando di eventi di promozione. Ogni suggerimento e idea
che volete condividere con noi per aiutarci a migliorare è ovviamente
graditissima. Ecco dunque ciò che abbiamo preso in esame:
il messaggio
strategico: chi siamo e perché scegliere noi
- trovare
un filo conduttore e suddividere in isole illustrative
- produrre
cartelloni illustrativi del messaggio
- produrre
(pensare, girare e montare) video che sostengano il messaggio
- dislocare
il tutto all’interno della scuola
- organizzare
presentazioni di alcuni punti salienti del messaggio, che vuol dire individuare
relatori autorevoli e dare indicazioni sulla traccia della conferenza
la presentazione
della scuola
- predisporre
relazioni e relatori che illustrino ogni singolo ordine di scuole presenti nei
centri scolastici Faes
- predisporre
l’accoglienza di genitori e ragazzi che vogliono informazioni e notizie
specifiche
- predisporre
la possibilità di svolgere colloqui dettagliati con le famiglie interessate
all’iscrizione
- organizzare
attività per i ragazzi da 9 a 14 anni con l’intento di far vivere la scuola e
comprendere lo stile della medesima
l’accoglienza
- definire
le attività da svolgere
accoglienza
all’ingresso, registrazione e affidamento a docenti/genitori/alunni e ex-alunni
incaricati di accompagnare i visitatori alla loro destinazione desiderata
- organizzare
i coffee point e gli altri siti ove offrire bevande e spuntini ai visitatori (e
ai volontari)
- organizzare
i volontari, prevalentemente genitori, (ex)alunni affidando a tutti un incarico
e corrodinando la loro attività
- organizzare
e gestire l’accudimento di bambini da 0 a 8 anni
- formare
tutti i volontari a vivere e trasmettere lo stile della scuola e in particolare
l’accoglienza verso i visitatori oltre che ad essere in grado di rispondere
alle domande degli stessi in modo corretto per contenuti, forma, educazione.
Come si vede non un lavoro da poco…
Per questo ci vuole un team di coordinamento che comprenda
genitori, docenti, professionisti e che lavori con grande sintonia e
affiatamento.
Per concludere l’argomento dell’organizzazione del marketing
di una attività sociale, nelle ultime due puntate faremo un cenno alla parte
della quale ci siamo occupati direttamente: quella relativa al messaggio
strategico e come questo è stato poi valorizzato per prolungarne l’effetto
positivo. Soprattutto sul web.
Le prima quattro puntate di questa serie sul marketing delle
scuole e delle attività social ad alto valore intrinseco possono essere trovate
qui
Prima
puntata: impostare il lavoro
Seconda
puntata: valorizzare il vantaggio competitivo
Terza
puntata: cogliere le opportunità
Quarta
puntata: L’importanza degli slogan
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