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La vendita referenziata, della quale stiamo parlando in questo blog, funziona benissimo. Ha un solo difetto, che è anche un ostacolo: bisogna avere relazioni attive. Aumentare le possibilità di sedersi di fronte ad un cliente interessato impone che si abbiamo persone alle quali chiedere referenze.
Come siamo messi a network?
Abbiamo parlato a più riprese di come sia importante avere e costruirsi una reputazione on-line, grazie a strumenti come Twitter, Linkedin, face book e tutti gli altri social media disponibili.
Ok, ma come va con le relazioni? A questo proposito vorrei condividere con voi un paio di suggerimenti che ho trovato spigolando il web.
Il primo viene da Pam Moore, CEO e fondatore di FruitZoom inc. autrice dell’interessante blog Pam Marketing Nut dove ho scovato questo ecellente post che disserta sui punti chiave per sviluppare le relazioni interpersonali in rete e non.
Vi lascio all’approfondimento del breve e denso articolo, limitandomi a segnalare un punto estratto dal testo: il punto chiave è il contesto. In che senso? Se non dai valore gratuitamente ai tuoi contatti, nessuno ti seguirà.
Sto combattendo con Twitter, dove mi trovate a questo indirizzo, e la soglia dei 2000 following: il sistema di impedisce di superare questa vetta se non ho un numero adeguato di followers, presumo per evitare fenomeni di spamming o di stalking informatici. Così, mentre i miei followers crescono, controllo regolarmente i miei following per capire chi posso rimuovere: vale a dire chi non mi dà nessun tipo di valore aggiunto.
Spesso sono le stesse persone che mi hanno spedito in direct mail un messaggio immediatamente dopo il follow, il che mi fa pensare che si tratti di un messaggio automatico, più o meno di questo tenore: ciao!
Che bello sapere che mi segui. Ti racconterò tante belle cose di questo e quel tema e già che ci sei vieni a leggere il mio blog qui e diventa mio fan qua, ho anche questa e quest’atra pagina web che fanno per te!
Che cosa dire? Sembrano dei vu cumprà del web.
Jeffery Gitomer sembra che posti questa risposta proprio per loro!
Che cosa ne dite?
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English version
Referral selling means relationships: improving the chance to sit face to face with an interested clients though a referral implies you know people that can provide you with recommendations.
So, what about your network?
We spent some time talking about the importance to build an on-line reputation. And how you can build your on-line network thanks to Twitter, Linkedin, Facebook and all the social media stuff.
Now let me share with you a couple of suggestions that come from experienced consultants.
The first one is Pam Moore, CEO and founder of FruitZoom, Inc. is a social media and marketing speaker, and author of the sharp blog Pam Marketing Nut where I found this excellent post presenting the foundations for enhancing personal relationships even on line.
While I suggest you to read Pam’s short and dense article, I’d like to point out one of her suggestions: the core problem is context. What does she means? Without giving value for free to your connections, no-one will follow you. I’m striving to overcome the limit of 2000 following in Twitter: as you might know, you need to have a ration very close to 1:1 between following and followers if you want to conquer altitude 2000 and cross downhill. The system does not allow you to follow more than 2001 person if you do not have enough followers. So I’m regularly checking my following to delete those who do not give value to me and invest in new interesting person that can follow me, if I’m able to give value to them. By the way, you can find me here.
Now it happens that many of them where those you sent a direct message to me, as soon as I start following them, which make me believe it’s an automatic one, selling their brilliance: follow me, I’m so cute and sharp, run to my webpage, become a fan of my FB page. What else?
Jeffery Gitomer’s post can be the best answer to these guys that are still selling their goods instead of establishing a context.
What are you actually doing?