domenica 17 febbraio 2013

Buying followers: immorality or marketing strategy? Comprare follower è infamia o strategia?


English text first, to get the italian version scroll down.

La versione italiana è qui sotto: scorrere per trovare il testo in italiano.



Would you blame me for buying twitter followers? “Yes, sure. And will despise you too for doing that!”
That would have been my answer to such a provoking questions till few days ago. Then I start thinking.
I jumped on a tweet by 00Vintage launching her post about this subject. It tales the story of Roberto Marini who just happened to by some 7000 followers to test what would be the final outcome and what he points out it’s really very interesting.
First he actually got something like 28.000 new followers, ¾ of them just produced by the rapid upgrade in visibility.
His reputation also increased dramatically. And if he already lost some of the bought followers, many more came out of the blue and are now staying just because what he tweets it’s really of their interest.
Now: is this an immoral behavior or just a marketing strategy?
In my humble opinion I would vote for the second chance: there is nothing immoral in buying follower, no more than investing in Adsword.  Actually we are not buying people, thus slaves, but presence on the web. We know very well how important is to be there and be noticed and be read. It’s an hard job to build a wide reputation if you can just rely on the word of mouth. It can be more fair and based on your true value, but if we do apply this rigorous ethical criteria, what about advertising?
I do believe that what can make a difference and thus also provide an ethical judgment, is the way you will use this increased popularity: if you just use it to bully your read, you’re out! Let me say: you are also stupid.
But if you just believe this is an heritage you should not waste at all, then you will work to leverage this bought reputation and will win new listeners not thanks to the purchase, but through your real value: the one you provide them.
What do you think about?


La versione italiana




È opinione corrente che comprare followers su Twitter sia una infamia da evitare a tutti i costi. Sia una mascalzonata che infanga chi la compie.
Lo pensavo anche io fino a poco fa. Poi ho iniziato a rifletterci sopra. E devo ringraziare 00Vintage  che grazie a questo suo post a proposito della vicenda  di Roberto Marini  mi ha costretto a ragionare.
Iniziamo dai fatti che lascio raccontare a Roberto “Io ho comprato 7000 foll per 100 USD (70€ circa). Me ne sono arrivati, come si vede, molti di più e non so bene perche. Cosa succede quando crescono i follower. Aumenta l'interesse verso di te: RT decuplicati, nuovi follower veri, molte interazioni.
Cosa succede quando si dice la verità. I defollow arrivano soprattutto dalle twitstars che forse si sentono indirettamente colpite da un gioco che smitizza fortemente il valore del numero followers. Tanti piccoli twitters mi hanno iniziato a seguire, qualcuno mi chiama guru. Un terzo del totale se ne frega completamente. Reazione che credo la più sana.”.
Riassumiamo: l’acquisto di followers provoca una reazione a catena per cui crescono rapidissimamente i followers indotti che poi libramente decideranno se restare –perché sono interessati a te- o se defollowarsi rapidamente.
Quindi non si tratta di schiavismo, ma di pubblicità.
Non vedo in questo nulla di così immorale, anzi mi sembra una strategia sul medesimo piano di una promozione di Adsword o Facebook.
L’immoralità potrebbe stare nel come finisco per usare di questa nuova popolarità: se per bullarmi o se per metterla al servizio dei lettori e dei miei clienti. Si tratta di una improvvisa eredità, acquisita, che devo valorizzare e non sprecare assolutamente.
La reputazione è importante, e la sua diffusione fondamentale: poterne disporre con strumenti che accorciano i tempi non mi pare azione che comporti devastanti infrazioni dei codici morali.
E voi che cosa ne dite?

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