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Let’s storytell! That seems to be a must in
recent marketing. Why? Well first of all because it’s nothing new. Actually
storytelling is as old as humanity. Just it was known with a different label:
mythology. We, the people, or better say the humankind, started telling tales
from the beginning. And it’s a really a neverending story. We do share emotions
and our inner life in stories.
So it’s important to talk about storytelling: I
tried to collect articles and posts and videos to build a sort of best practices
library before writing a post but then give up. Too much material and since I’m
not like Stonewall Jackson, able to withstand and stop the flow, I decided to
start telling my story.
And asking your support to go on in the
narrative flow, to add your thought to this fairy tale about an entrepreneur
that was so in love with his products that he wasn’t able to tell but how
beautiful they were and how efficient and so on.
The guy unfortunately discovered quite soon that nobody wanted his
products, like the matches of the Poor Little match Girl, and to avoid burning
everything down to withstand the winter of our discontent he needed to find out
a different way to promote his creatures
-that what actually he believed his creations were!- and to attract
people he stated telling where he once belong and how he came out to design the
solutions he was then offering to the market.
Stories can win trust and trust is the basic ground to get clients.
Recently we could appreciate wonderful stories by Chrysler (our
heroes and the
farmers a superb way to squeeze a video out of simple pictures!) or by MacLaren.
What could we elso do to promote our brand?
Indubbiamente
il tema del giorno è lo storytelling: ho provato a raccogliere un po’ di link
per preparare un post, magari più di uno, e discutere su questo tema, ma poi ho
rinuniciato. Come può uno scoglio arginare il mare?
Tornerò
dunque più volte sul tema perché mi affascina. E inizio citando
questo post di Tre W che con estrema chiarezza spiega perché le storie
acchiappano e come impostarle.
Vorrei
poi partire a dare il mio contributo citando nel testo alcuni articoli ai quali
si può fare riferimento. Vorrei rispondere a una sola e semplice domanda:
“Perché questa storia di raccontare storie piace?”. E come posso sfruttarla a
mio vantaggio per vendere?
1) Iniziamo a dire che lo storytelling non è affatto una novità.
In effetti la faccenda è vecchia come il mondo e si
chiama mitologia. L’uomo ha bisogno di storie per comprendere e fare
proprio. Per dare un nome e un senso alle cose. C’è chi dice, lo fa ad esempio
Alessandro Baricco, che alcune parti dell’Iliade siano state scritte per
spiegare come fare alcune cose: costruire uno scudo, cucinare un piatto… La
storia, il mito, va al cuore perché parla con immagini che la persona poi elabora
e trasforma in pensiero proprio. Non abbiamo voglia di farci dire le cose, le
vogliamo scoprire.
2) La storia stabilisce dei legami: è un modo per costruire una
relazione intima. E soprattutto permette di uscire da quell’odioso approccio di
chi, per farsi conoscere sul mercato, non fare di meglio che cedere
all’esaltazione vanitosa del prodotto o del produttore cadendo in certe
pubblicità e siti in cui non si dice nulla se non che siamo bravi, belli e
buoni e come facciamo noi le cose non le fa nessuno. Peccato che questo lo…
fanno tutti!
3) Allora, invece che parlarti addosso, parla
di me, spiegami che cosa mi lega al tuo prodotto, perché dovrei
occuparmene, interessarmene. Raccontamelo, raccontami chi sei, da dove
vieni, che osa hai fatto nella vita, qual è la tua passione. Oggi c’è bisogno
più che mai di fiducia: raccontami di te, tira fuori la tua di storia per farmi
capire se sei affidabile. Raccontami ciò in cui credi. Lo ha fatto mirabilmente
la Chrysler con i due spot andati in onda durante il SuperBowl: quello sui
contadini (i
farmer) e quello sui soldati (i
nostri eroi). Lo ha fatto la MacLaren con questa
dolcissima storia. Tu vuoi ancora raccontare come sono belli i tuoi lampadari e
come sei bravo tu a farli per vendere in questo mercato?
4) Le storie uniscono: come amici che
stanno attorno al fuoco e si raccontano l’un l’altro le proprie vicende, le
proprie leggende, si stabilisce così un terreno comune, un linguaggio comune.
5) Va bene per tutti i settori:
ecco spiegato con un esempio
per il turismo che cosa si possa fare in molti settori. E sicuramente
l’amico Massimo Benedetti nel suo Camaleonte può illustrarvelo molto bene
raccontandovi anche del suo progetto Terre
Riflesse.
Abbiamo
bisogno di storie: vogliamo iniziare a raccontarle? A raccontare le vicende
della nostra bella Italia per conquistare i mercati esteri?
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