venerdì 1 marzo 2013

L'epic fail del Duomo può diventare un successo. Grazie a voi.

Guest post di Chiara Pugni che vi chiede aiuto per sostenere una causa che ha molto a cuore



Portati a casa un pezzo del Duomo: affascinante proposta!

Perché il Duomo di Milano è ben più che il Monumento simbolo del capoluogo lombardo,.  (se vuoi saperne di più qualche dettaglio lo trovi in fondo al post) è un’atmosfera, un messaggio, una promessa. Per questo stupisce che siano pochi coloro che sono al corrente dell'iniziativa che è in corso da Ottobre, promossa dalla Veneranda Fabbrica del Duomo.

Per i suoi 625 anni la Fabbrica ha voluto festeggiare lanciando una grande iniziativa: "Adotta una guglia".  E’ «una campagna di raccolta fondi per la salvaguardia degli elementi architettonici più fragili del Duomo. Un’iniziativa volta a finanziare i complessi interventi che ammontano a circa 25 milioni di euro e che consentono alle guglie di essere messe in sicurezza e svettare, come hanno fatto da molti secoli, nel cielo di Milano.»


Quindi la sfida e quella di coinvolgere i milanesi, gli italiani e i cittadini di tutto il mondo nella restaurazione del monumento più importante di Milano, i cittadini sono chiamati a un atto di responsabilità popolare e partecipare alla continua creazione del Duomo. La Veneranda Fabbrica sta cercando di ri-conferire il ruolo di protagonista ai milanesi, così come lo hanno avuto gli uomini che hanno lavorato anni alla sua costruzione, durante la sua origine. Il Duomo senza i milanesi non potrebbe esistere, così come Milano senza il suo Duomo.

Purtroppo, dicevo qualche riga fa, perché purtroppo mi potreste dire? Una campagna così bella, così importante per la nostra città, che porta avanti un ideale di tutto rispetto, cosa mai potrà avere da far sospirare di delusione?

Avete ragione, ma se andiamo a guardare bene i nodi vengono al pettine. I numeri che questa campagna ci presenta sono per lo più negativi:
304 è il numero di italiani che, ad oggi, hanno "adottato" una guglia donando qualche euro, e vi assicuro che non è un dato in salita costante.

Ridicolo soprattutto se paragonato ai 23 francesi e ai 2 argentini che hanno sostenuto questa campagna.

Annoverati tra i "Grandi Donatori" figura una sola azienda, e così a occhio mi sento di dire che si tratta dell'azienda che sta seguendo le RP della campagna (ma di ciò non ho la certezza, è solo un mio modesto parere, potrebbe anche essere una deduzione errata).

Una campagna davvero bella sulla carta, ma poi? Cosa succede nella realtà? Perché nessuno la conosce? Sono una studentessa di Psicologia del Marketing e qualche meccanismo di questo mondo fatto di comunicazione ho iniziato a capirlo e quello che posso ipotizzare è che forse la strategia di comunicazione utilizzata non è la più adeguata, non sono stati sfruttati i vantaggi offerti dalle caratteristiche dei media utilizzati. Per darvi un'idea vi racconto un po' com’è organizzata questa campagna.

Esiste una pagina Facebook collegata al sito della campagna; il sito è fatto abbastanza bene e a mio avviso molto coinvolgente: foto di chi dona, si può scegliere che guglia adottare tra le tante, vengono fornite informazioni specifiche e molto chiare. Una campagna che cerca di puntare sulle caratteristiche dei nuovi media mi sembra di poter dire.

Presenta però, detto in gergo, enormi Epic Fail: per caso ho scoperto che esisteva anche un video su YouTube collegato alla campagna. Peccato che quando ho visto per la prima volta il suddetto video, le visualizzazioni erano più o meno 180. Ora l'ho rivisto di recente e ho notato che sono cresciute (2.200 circa dal 22 novembre ad oggi) ma ancora non hanno i numeri che potrebbe avere una campagna che sulla carta dovrebbe smuovere molte più persone, molti più...click! Viralizzazione fallita!
Altra nota stonata: i fan della pagina di Facebook sono poco più che 4.000, pochini per la stessa ragione citata per il video, e mi sembra un numero illogico se paragonato ai 300 e rotti che hanno donato.

Se ci ragioniamo un po' su, le questioni penso possano essere tre:
- i milanesi non ritengono importante la questione: la gente legge, clicca mi piace ma non conclude donando, non è realmente interessata (mi piace la campagna ma non chiedo ai miei genitori di donare, non dono io stesso perché ho altro da fare, perché non ritengo che sia una questione così importante);
- il target sbagliato e il media sbagliato: la pagina Facebook non aiuta a coinvolgere il target giusto, chi clicca "mi piace " in realtà non può donare (per esempio è minorenne);
- la comunicazione non efficace: l'adozione di media potenzialmente virali, come pochi altri possono fare, ma sacrificati e usati in maniera, mi spiace dirlo, del tutto sbagliata e poco furba.

La questione numero uno, tenderei ad escluderla, siamo milanesi, siamo attaccati al Duomo, gli vogliamo bene. A chi non risuona nella testa "O mia bela Madunina" passando per le vie del centro quando scorge da lontano la guglia più alta e la sua Madonna dorata? Quindi, ripongo la mia fiducia nei milanesi e scarto la prima.

Questione numero due, anche questa mi puzza di improbabile: sono rimasti in pochi ormai a non avere il proprio contatto su Facebook, ed esistono pagine per cui diventare fan rivolte ai target più disparati, non ci credo che non si riesca a colpire il target adeguato a tale campagna.

Siamo rimasti con un'ultima questione: comunicazione poco efficace. Ripeto, mi spiace dirlo, ma davvero penso che il problema sia la comunicazione, un piano davvero sbagliato. Poca viralizzazione, in sordina, sciapa e per nulla incisiva.

A mio avviso bisognerebbe bombardare di messaggi i milanesi, farli sentire privilegiati per avere la possibilità, donando anche solo un euro, di far rinascere la propria città, di dare una mano, di essere uno dei tanti che ha aiutato il Duomo a riprendere vita. Così come si saranno sentiti orgogliosi i milanesi che hanno aiutato il Duomo a nascere dal nulla!


Che dire, siamo davvero irrecuperabili? Beh intanto io mi sono presa a cuore questa "adozione monumentale" e ve ne parlo qui, su questo giornale, ne ho parlato su altri blog, spargerò la voce perché penso che sia davvero una questione importante. E sono sicura che anche voi, milanesi di nascita o di adozione, rinuncereste col sorriso ad un caffè e una brioche se sapete che lo avete fatto per ridare vita ad una guglia malridotta.


Cosa aspettate milanesi? Adottate una guglia anche voi!! Trasformiamo un epic fail in un grande successo. Anche all’estero!

Viralizzate, amici viralizzate


P.S. Se volete spargere la voce anche voi e far alzare i numeri che rappresentano questa campagna, trovate la Pagina Facebook “Adotta Una Guglia”, il sito, e il video su You Tube “Il Duomo ha bisogno di te”.


Chiara Pugni


Dedicato a Santa Maria Nascente e situato nell'omonima piazza nel centro della città il Duomo è, per superficie, la quarta chiesa d'Europa, dopo San Pietro in Vaticano, Saint Paul's a Londra e la cattedrale di Siviglia. È la chiesa più importante dell'arcidiocesi di Milano ed è sede della parrocchia di Santa Tecla nel Duomo di Milano. Così ci informa Wikipedia.

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