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Che cosa faremo di diverso nel 2012? Come raggiungeremo i
nostri obiettivi nel 2012? Quale sarà la nostra meta per quest’anno?
Sono convinto che dobbiamo porci traguardi, altrimenti
diventa impossibile misurare quell’ansia naturale di fare meglio, di crescere,
di fare progressi. Secondo Patrick Lencioni, un autore di management che stimo
particolarmente e ammiro, l’immisurabilità, cioè l’impossibilità di tenere
traccia dei propri progressi, è uno dei tre fattori di un lavoro deprimente,
essendo gli altri due l’irrilevanza e l’anonimato.
Dunque, come facciamo a fare un piano per quest’anno?
Io seguirò il semplice e acuto consiglio dello
scomparso, e sinceramente
compianto, Eli Goldratt, il cui metodo si basa su tre facili (e sagge e
taglienti) domande:
- Cosa cambiare?
- In che cosa cambiare?
- Come facilitare il cambiamento?
In altri termini possiamo dire
Cosa cambiare:
che cosa non mi
piace di ciò che ho fatto o dei risultati conseguiti nel 2011? Che cosa non ha
funzionato? Perché? Che errori ho commesso? Che cosa non rifarei? Riesco a
mettere giù nero su bianco i miei sbagli? Il mio è immediato: fidarsi di
persone che non meritavano la mia fiducia e che mi hanno ingannato. Credo che
di questi tempi, così difficili, un altro errore comune possa essere quello di
fidarsi troppo della propria esperienza. Che è importante, ma non
nell’accezione “abbiamo sempre fatto così”. In questi tempi di continui, rapidi
e ruvidi cambiamenti, applicare schemi antichi non aiuta. Anzi. Ciò che
l’esperienza ci deve insegnare è la capacità di leggere la situazione e reagire
(o prevenire) in modo adeguato. Non nel medesimo modo del passato.
In che cosa cambiare:
che cosa voglio ottenere? Quali sono i miei sogni? Come
posso trasformare le sconfitte del 2011 in successi? Che cosa voglio diventare.
Io ciò che vorrei è essere in grado di costruire un pool di artigiani e piccoli
imprenditori che vogliamo realmente crescere vendendo all’estero.
E infine come favorire questo cambiamento:
come andare da A a B? ce la faccio da solo? Ho bisogno che qualcuno mi aiuti? Chi? In che modo? Perché? Che cosa devo imparare, conquistare, comperare per rendere reale questo cambiamento? Quali sono gli step intermedi per arrivare al risultato finale? Quali gli effetti collaterali che voglio evitare prevenendoli?
come andare da A a B? ce la faccio da solo? Ho bisogno che qualcuno mi aiuti? Chi? In che modo? Perché? Che cosa devo imparare, conquistare, comperare per rendere reale questo cambiamento? Quali sono gli step intermedi per arrivare al risultato finale? Quali gli effetti collaterali che voglio evitare prevenendoli?
Nel mio caso far capire che non si può ottenere di più senza
rischiare, per quanto poco, senza investire, senza un piano e con le giuste professionalità
accanto, fidandosi (il giusto) reciprocamente per reciprocamente rischiare e
vincere.
Se posso aiutare voi nello stendere il piano, sono qui!
English version
English version
What will
do differently in 2012? How would you reach your target in 2012? Which will be
your target for this new year?
I think we
have to set targets, otherwise we cannot measure what we are doing and if we
are making progress. And following Patrick Lencioni, a management guru I
personally admire and respect, immeasurability is one of the factors leading to
a miserable job, the other two being anonymity and irrelevance.
So how can
we make a plan for this year?
I will
follow the simples and sharpest methodology, the one suggested by late Prof.
Goldratt, based on three easy questions. Plain but actually wise and strong:
- What to change?
- What to change to?
- How ease the change?
In other
terms:
What to
change:
What do you
dislike of your 2011 results? What went wrong? Why? Which were the faults you
did? What would you never do again? Can you sit down and find out your
mistakes? Mine were: a too easy level of trust so I ended up trusting people
who didn’t deserve it and fooled me. I believe the most frequent could also be
relying too much on one experience: these are toughs times where everything
changes and we cannot rely on what we did in the past, we should rely on our
capacity to understand what’s happening and act accordingly.
What to
change to:
What I want
to achieve? Which are my dreams? How can I turn the 2011 downfalls into
success? What I want to become? My desire is to be able to build a pool of
Italian companies small ones, craftsmen mostly, ready to improve their turnover
and export their fashion items.
And finally
how to ease the change:
what I do it by myself? With the help of whom? How
could I go from A to B? what I need to achieve, to learn, to purchase to be
ease the change? Which will be the intermediate steps I have to reach to get to
the target? Which will be the negative branches I should anticipate?
If I can be
of any help in supporting you, just ask your questions!
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