sabato 21 luglio 2012

Le Officine di Pietro





Lo propongo dall’apertura di questo blog: fare rete oggi è diventato indispensabile. Non solo per trovare così nuovi contatti, per facilitare l’azione di referenza nella vendita –anche quella di idee se non altro- ma anche, e oggi ce n’è particolare bisogno, per scambiare sostegno, per sorreggersi a vicenda.. Non so quantificare quanto questi blog ad esempio, o la mia attività sui social network mi abbia prodotto in termini di progetti. So però che ho trovato molti amici e molte persone delle quali posso fidarmi a dalle quali ho imparato molto. La rete di sicuro produce rassicurazione e conoscenza. Tra tutti i vari portali e network merita menzione particolare che ha compiuto da poco un anno. Si tratta di Officine Italiane Innovazione: molto più che un portale o una comunità. Si tratta, potremmo dire, di uno strumento utile a comprendere il mondo del lavoro. Pietro Bazzoni è l’ispiratore di questo oceano che si affaccia su due sponde: la realtà virtuale e quella reale. Gli ho chiesto di aiutarci a capire che cosa sia e che valori offra questa sua “creatura”
Pietro che scopo ha e a chi è diretto Officine Italiane Innovazione? 
Le Officine Italiane Innovazione sono un social network pensato e costruito per facilitare le relazioni di lavoro comune, in primis tra gli imprenditori italiani. Volevamo colmare un’assenza: esistono reti digitali per far incontrare e dialogare tra loro le persone, esistono reti digitali per facilitare l’incontro tra manager e professionisti, non c’era un network rivolto nello specifico ad imprenditori.
La conferma della bontà di questa intuizione ci arriva dalle statistiche sui nostri iscritti: ad oggi il 65% di loro si è qualificato come Titolare d’impresa.
Nel corso di questi primi 14 mesi di vita – le Officine sono on line dal 1° maggio 2011 – abbiamo coinvolto nel social network anche un migliaio di operatori internazionali, imprenditori e buyer di tutto il mondo, alla ricerca di fornitori italiani.
Questo per rispondere all’esigenza più sentita oggi dagli imprenditori italiani: allargare i confini del loro mercato, verso i paesi esteri.

2) Quale vantaggio hanno gli imprenditori italiani a frequentare il sito?
Le Officine mantengono l’impianto proprio di tutti i Social Network: iscrizione gratuita, possibilità di consultare le pagine profilo di tutti gli iscritti (oggi, 30 giugno 2012, quasi 8.000), mandare loro messaggi privati, promuovere a costo zero la propria azienda attraverso l’apertura di discussioni nella sezione Forum oppure aprendo un Gruppo Tematico, attorno a cui radunare altri imprenditori che condividono gli stessi interessi oppure il medesimo progetto imprenditoriale.
Tutto questo gratuitamente.
Non solo! A differenza dei più comuni Social Network, una Redazione modera quotidianamente la community, proponendo contenuti sui temi del fare impresa e predisponendo ogni settimana un report – inviato a tutti gli iscritti – con la selezione delle opportunità di business più rilevanti presenti all’interno della community.
Le Officine vogliono accorciare le distanze tra imprenditori: basta perdere tempo! In maniera informale ed estremamente semplice è possibile entrare in contatto con nuovi partner, clienti, fornitori. Poi servirà tempo e lavoro per rendere fecondi questi incontri, ma questo è proprio il lavoro dell’imprenditore!  
 Sappiamo inoltre quanto sia importante potersi incontrare faccia a faccia: per questo all’interno delle Officine c’è un Club, composto da oltre 150 imprenditori – a cui tutti sono liberi di iscriversi con una quota annuale pari ad una cena offerta ad un cliente – che stabilmente si ritrovano dal vivo oppure in videoconferenza, senza neppure spostarsi dai rispettivi uffici!
Il Club è la punta avanzata delle Officine: alla quotidianità dell’incontro in digitale si sommano appuntamenti periodici in cui rinsaldare i legami ed approfondire le rispettive proposte di crescita aziendale, anche con l’aiuto di esperti qualificati.

3) Che differenza c'è tra Officine Italiane Innovazione e KNOW NET?
Le Officine Italiane Innovazione – il social network per imprenditori – nascono dall’esperienza di KNOW NET srl, una società di consulenza, nata a Como nel 2005, per supportare le imprese nei loro processi di innovazione.
L’attività non si è mai fermata e decine di imprese hanno lavorato con noi per mettere a punto un nuovo prodotto, ripensare la loro strategia aziendale, avere un aiuto nella conduzione della loro organizzazione.
Il primo cliente di KNOW NET è sempre stata… la stessa KNOW NET! Lavoriamo costantemente per innovarci ed essere pionieri di un nuovo modo di fare impresa: potremmo dire che le Officine sono il nostro prodotto più innovativo, il nostro “oceano blu”!

Per scoprire di più su Pietro e sulle sue “creature” c’è anche YouTube, dove trovate numerosi video su interventi interessanti di Bazzoni . Ecco qualche link utile

mercoledì 11 luglio 2012

Visual shopping per PMI

Ripubblico volentieri questo articolo apparso sul blog PMI-dome a firma Mirko Zago che trovo decisamente interessante ed utile


Buona lettura e attendo commenti.
Grazie ancora all'autore



Visual shopping: strategie di e-business per le PMI

Lo sviluppo delle PMI passa attraverso il Web e si arricchisce dei vantaggi apportati dalla stimolazione visiva. I social come Pinterest puntano a diventare dunque, il futuro delle imprese




In un periodo di crisi, come quello attuale, che le PMI  si trovano ad affrontare è necessario scoprire e utilizzare tutti gli strumenti che consentano di innovare e rafforzare la propria struttura produttiva, razionalizzando i costi. Ecco dunque, che diviene necessario puntare su nuovi mercati per comunicare idee, esperienze e visione aziendale. Certamente lo strumento leader, capace di garantire la massima divulgazione mantenendo i costi contenuti, è il Web, attraverso non soltanto siti vetrina ed e-commerce, ma anche e soprattutto attraverso i Social Network. Si tratta, infatti, di strumenti capaci di offrire opportunità uniche, che mettono velocemente in contatto la struttura aziendale con i propri clienti, fornendo preziosissimi feedback da rivendere nel settore marketing.

Nella rosa dei social network più apprezzati dell’ultimo periodo figurano, affianco agli inossidabili, Facebook Twitter ancheGoogle + e Pinterest. Quest’ultimo, nato a marzo 2010, ha visto una accelerata nel numero di utenti di portanza elevata: da 1,2 milioni di iscritti ad agosto 2011 si è raggiunta quota 4 milioni a novembre 2011 fino a toccare 11 milioni ad inizio 2012. Il trend di continua crescita testimonia l’affermazione di uno strumento riconosciuto da molti come l’evoluzione dei network di image sharing come Flickr e da altri come la piattaforma futura prediletta per il visual shopping. Una cosa è certa: se l’attrazione degli utenti passa necessariamente attraverso lastimolazione visiva, Pinterest può trasformarsi in un’opportunità per molte imprese. 
Poche informazioni sulle abitudini di utilizzo del servizio da parte degli utenti possono bastare per avere una panoramica delle potenzialità
Mediamente visitano il sito 1,5 milioni di utenti che vi rimangono in media 16 minuti, la capacità di creare referral traffic è molto più elevata rispetto ai network concorrenti, tra gli utenti che hanno sentito parlare di network di condivisione di immagini il36% ha come riferimento Pinterest e in particolare la propensione all’acquisto rispetto agli utenti di Facebook sarebbe quasi doppia.

Scopriamo insieme le potenzialità di questo strumento, cercando di capire come sfruttarlo al meglio per la crescita della nostra azienda.

Storytelling
Una impresa può trarre vantaggio dall’utilizzo di Pinterest sfruttandolo per potenziare una strategia di storytelling o improntarne una. Si tratta di una “metodologia e disciplina che usando i principi della retorica e della narratologia crea racconti influenzanti in cui vari pubblici possono riconoscersi. Lo storytelling è oggi massicciamente usato dal mondo dell'impresa, dal mondo politico, e da quello economico per promuovere e posizionare meglio valori, idee, iniziative, prodotti, consumi” (tratto da Wikipedia). Attraverso la pubblicazione di immagini tematiche si può rafforzare la storia attorno al proprio prodotto permettendo di conquistare l’interesse del pubblico stuzzicando la sua fantasia, la sua necessità di essere rassicurato e voglia di avere nuovi stimoli. Raccontar storie può esser utile per alleviare i timori, attirare l’attenzione, acquisire credibilità e veicolare il proprio messaggio in maniera più performante.

Utilizzo dei testimonial
Pinterest è il canale giusto per immettere online in maniera ingegnosa non solo le foto dei prodotti, che di per sé potrebbero avere poco appeal, ma anche quelle di eventuali testimonial ingaggiati. Sfruttando il campo sensoriale della vista il vostro prodotto potrebbe essere percepito con un’acquisita qualità e rinomanza. La strategia vincente di affiancare prodotti a volti noti è quindi assodata ma il potere di interazione e diffusione è assolutamente nuovo.

Metterci la faccia!
Più banalmente Pinterest potrebbe essere una buona vetrina per mostrare le vostre creazioni creando un portfolio online, unavetrina virtuale in cui sia dato anche spazio allo staff di professionisti che si impegnano a sviluppare e seguire il prodotto in ogni fase. L’utente è solitamente curioso, vuole sapere non solo “cosa c’è dietro” ma anche “chi c’è dietro”. Il fatto di metterci la faccia può essere un aspetto premiante. Naturalmente non bisogna scadere nell’esagerazione, se la percezione è un eccessivo autocompiacimento si può ricorrere ad un effetto opposto risultando antipatici. 

Contest e concorsi
Interessante è anche il coinvolgimento dei clienti che questo strumento può aiutare ad innescare. Oltre al tipico approccio social è possibile aumentare ancora di più la gratitudine verso il cliente coinvolgendolo in “apparizioni” (sto suggerendo di far caricare al cliente foto in cui posa con i prodotti acquistati) che giocheranno doppiamente a vostro favore. Aiutano a confermare la credibilità del vostro marchio incentivando la fidelizzazione e dall’altro pongono il cliente in un piedistallo…virtuale ovviamente, ma poco importa. 
L’autoreferenzialità non si addice alla conversazione online, dove è opportuno, secondo noi, applicare l’ascolto” – si legge in un’intervista apparsa sul blog ufficiale di Pinterest al responsabile della agenzia di comunicazione che cura i profili social della pasticceria industriale Vicenzi. Oltre a queste sagge parole, Vicenzi rappresenta anche un ottimo esempio di applicazione dello storytelling sfruttando l’immagine e un esempio altrettanto riuscito di applicazione di dinamiche di gioco e partecipazione. Gli utenti sono chiamati ad interagire con il profilo aziendale su Pinterest (costruito attorno alla figura immaginaria della maestra pasticcera Matilde Vicenzi) pubblicando diverse foto al fine di creare la bacheca più bella (questo indirizzo il riassunto delle “actions” a cui i partecipanti sono chiamati per concorrere alla vittoria). Si tratta di uno dei tanti esempi che dimostrano come Pinterest, al pari di altri social network possa essere uno strumento flessibile e al tempo stesso potente ed economico.

Analisi di mercato
Pinterest ben si presta ad essere utilizzato anche come banco di prova. E’ possibile coinvolgere gli utenti affinchè esprimano la loro opinione su un determinato prodotto (magari prima di commercializzarlo) tarandolo sulle loro effettive aspettative ma è anche possibile studiare il comportamento dei visitatori al fine di stabilire qual è il prodotto che attrae di più, quale quello con più mercato, quale quello preferito dalle donne, quale quello preferito dagli uomini e così via. Le analisi di mercato sono a portata di monitor, basta saper sfruttare tutti gli input a disposizione usando anche un po’ di ingegno. 

Vendere su Pinterest
Se giunti a questo punto avete ancora delle perplessità sul potere di “engagement” di Pinterest la recente ricerca condotta daBizrate Insights su 3.741 acquirenti online provenienti da Usa e Canada può dare un’ulteriore conferma. Alla domanda “Ha mai acquistato un prodotto o un articolo dopo averne vista l’immagine su una community di image sharing come Pinterest?” Il 32% ha affermato di aver acquistato. Di questa percentuale il 26% ha condotto l’acquisto cliccando direttamente sull’immagine caricata nel social network, mentre il 6% ha rintracciato il prodotto autonomamente in rete su altri siti. Un buon 37% ha risposto di non aver acquistato ma di aver identificato prodotti appetibili. Il 10% di questi utenti hanno rinunciato all’acquisto perché i prodotti non erano disponibili o non rintracciabili mentre il 26% lo ha fatto per mancanza di tempo nella ricerca. Si tratta di dati che già testimoniano la propensione degli utenti ad utilizzare network di image sharing per informarsi sui prodotti e condurre acquisti spesso trovando incentivo sul richiamo visivo e sui call-to-action (richiesta di far qualcosa, come ad esempio cliccare su un’immagine, visitare uno store online, esprimere una preferenza ecc.). 

Su Pinterest si compra, su Facebook si commenta
Secondo lo studio già citato in apertura, condotto da Steel House, gli utenti di Pinterest sarebbero il 79% più propensi ad acquistare i prodotti visualizzati rispetto agli utenti di Facebook. Il 33% di essi afferma di aver acquistato prodotti visti sul news feed del social network o sulla bacheca degli amici rispetto al 59% di utenti che avrebbero comprato su Pinterest. Il paragone è ancora lontano invece sul grado di condivisione delle scelte e acquisti effettuati a confermare che Facebook è ancora il canale preminente per informare gli amici circa le proprie “soddisfazioni” da shopping (55%) seguito da Twitter (22%). Pinterest si deve accontentare del 14% seguito dal 5% di Instagram. Vista la crescente imposizione del mobile internet, la ricerca ha provato ad indagare anche le abitudini di interazione degli acquirenti utilizzando lo smartphone. Si è evidenziato come il 43% degli intervistati abbia scaricato l’applicazione specifica di un determinato negozio per apprezzarne il catalogo prodotti (32%), effettuare acquisti (22%) e conoscere sconti e offerte (26%). Quasi un terzo di essi ammette di preferire però gli acquisti attraverso l’e-commerce classico. Ciò che per l’ennesima volta viene confermata è la fiducia data alle recensioni degli altri utenti. Nel 98% dei casi esse rappresentano l’elemento di maggior influenza sulla decisione finale nel caso di acquisto online ed è proprio per questo che il 72% dei consumatori legge sempre i commenti e consigli altrui anticipatamente. 

Ancora una volta la reputazione dell’azienda si gioca prevalentemente online e si misura in larga parte sulla capacità di alimentare un flusso comunicativo positivo, un e-buzzing non polemico ed accattivante che necessariamente passa attraverso i social network. Pinterest è quel libro delle favole con il quale nonni e genitori invocavano Orfeo nell’età della nostra fanciullezza affinchè venisse ad abbracciarci e ci regalasse dei sogni d’oro. Oggi in pochi click possiamo anche portarci a casa un feticcio di quel sogno. Basta solo abbandonarsi alla seduzione del racconto, farsi condurre al prodotto e… procedere con la carta di credito. Tutta un’altra storia.

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