domenica 29 settembre 2013

Il marketing del ristorante: che cosa si può imparare? 5 elementi per una lezione


Come faccio a parlare di vendita referenziata senza dare referenze?
E come iniziare a dare referenze senza iniziare dai ristoranti?
Il più comune dei suggerimenti dati ad amici: vai lì si mangia benissimo.
Ma noi ci occupiamo di marketing non di gastronomia, cosa che se non disdegniamo affatto non può essere il punto centrale. Per cui di marketing voglio parlare nel consigliare due locali che meritano.
Di uno già parlammo, ma è necessario tornare perché è sempre più geniale.
Clarissa Barcovich, per la quale nutro una sconfinata stima e ammirazione, riesce sempre a stupire. 
Mostrando come non basta un eccellente chef per avere successo. Quello è il prerequisito indispensabile, ma poi è tutto marketing. Il suo La rava e la fava è stato rimodernato, ristrutturato –diciamolo, ci voleva- e lei per promuovere riscrive a tutti (ottima idea quella di chiedere la mail ai clienti!) offrendo menu a tema e a prezzo accessibile e rinnovando anche il sito insieme al locale.

Altre le ragioni per parlare, e molto bene, di Jam Elegant Grill: il locale è molto curato, atmosfera scintillante ma non arrogante, musica eccellente, si può parlare, le famiglie sono bene accette, i bimbi anche piccoli pure, si mangia una carne di primissima qualità cucinata benissimo e le persone sono garbate e gentili.
In più l’approccio è geniale: Groupon tradisce? Mi promuovo da solo.
Comperato un buono qualche tempo fa prenoto in settimana via mytable come richiesto: mi chiamano e con molta cortesia mi spiegano che non possono onorare il coupon perché l’emittente non li sta rimborsando. Mi propone di chiedere il rimborso specificando questo fatto “scriva pure che il ristorante respinge il buono perché non li pagate” e di cenare da loro al medesimo prezzo con il medesimo menu e l’offerta di una bottiglia di vino.
Ci sto. Non solo, ma giunto sul posto chiedo e ottengo lo scambio della bottiglia con dessert e un calice di rosso. E scopro che propongono un menù di coppia simile al nostro come mezzo per conoscere il ristorante. Ecco, se ci chiedevano la mail l’opera era compiuta con sopraffina voluttà. (Correzione: in realtà poiché le prenotazioni passavano per MyTable la mail e così il cellulare erano già archiviate e non c'era bisogno di chiederla. Mio errore e finezza del ristorante. Quindi voto 10 e lode!)

Che cosa si può imparare da queste esperienze?

1) mai fidarsi solo del prodotto: è un prerequisito non l'elemento vincente
2) sfruttare al meglio quello che si ha: anche con poco si può avere successo
3) non piangersi addosso se le cose non vanno bene: è la creatività che genera successo
4) cercare soluzioni per i clienti: valorizzare tutto quello che può aiutarli
5) non smettere di imparare e migliorare: l'umiltà è la miglior qualità degli ambiziosi.

E visto che ho iniziato parlando di referenze, ecco ci metto la faccia:
andate, non perdetevi queste chicche

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