martedì 20 gennaio 2015

La lezione del rugby: la comunicazione

La lezione del rugby: la comunicazione


di Roberto Rade 

Da alcuni anni il rugby sta riscuotendo molto successo. I suoi principi -sostegno, avanzamento, rispetto delle regole, fra gli altri - stanno conquistando sempre più persone, tanto che spesso il rugby viene portato ad esempio come sport di squadra per eccellenza. Un aspetto ancora poco considerato, ma riconosciuto come sempre più decisivo per un team vincente, è la progressiva professionalizzazione di tutti i ruoli e le competenze che ruotano intorno a una squadra, che infatti deve necessariamente toccare anche le problematiche relative alla comunicazione all’interno del team.
La performance sportiva non è collegata alle sole capacità tecniche ma deve coinvolgere motivazione e forza mentale. Qualsiasi squadra oggi non può prescindere da una corretta gestione dei fattori psicologici e relazionali in quanto responsabili del successo. La maggior parte degli allenatori sportivi concorda sul fatto che l’unità del team e dei suoi membri sia un fattore fondamentale per i buoni risultati. E uno dei primi passi per raggiungere questo obiettivo è comunicare bene all’interno delle squadre.
Il termine comunicazione vuol dire “mettere in comune” ossia condividere con gli altri pensieri, opinioni, esperienze, sensazioni, sentimenti e azioni.
Partendo dal primo assioma della comunicazione secondo cui “è impossibile non comunicare”, nel rugby la logica della comunicazione in campo è diventata elemento focale per la performance. È talmente importante parlarsi e cercare di non compromettere la validità della propria strategia che in alcuni incontri internazionali certe squadre utilizzano nelle fasi di gioco più critiche, idiomi incomprensibili ai più, al fine di garantirsi una certa supremazia tattica (in Sudafrica l’Afrikaans o in Nuova Zelanda la lingua Maori).
Ma con l’arbitro parla solo il capitano, che molto spesso viene redarguito dal direttore di gara che gli impone di rivolgersi ai suoi compagni di squadra quando qualche comportamento di gioco è ai limiti delle regole di questo sport e convincerli ad agire in modo più corretto, previa provvedimenti disciplinari conseguenti.





Il Rugby e la formazione manageriale
  • Le regole essenziali della comunicazione
  • I principi che regolano i rapporti tra le persone
  • Le barriere e gli ostacoli ad una comunicazione efficace
  • Comunicazione verbale e non verbale
  • Gli stili personali di comunicazione

Tutte funzionalità che rendono efficiente il gioco di squadra ed al tempo stesso portano ad un miglioramento delle performance aziendali.



THIS IS RUGBY




Roberto Rade
Esperto consulente formatore nel campo della vendita, si pone come partner dei clienti per aiutare la forza vendita a sviluppare competenze sempre più capaci di fare la differenza La metodologia con la quale si sviluppa ogni attività d’aula segue i più moderni schemi di apprendimento del Behaviour Modelling. Le tematiche oggetto di interventi consulenziali e formativi, che per la maggior  parte dei casi sono costruite ad hoc seguendo le specificità del settore di appartenenza, comprendono:

•     Marketing
•     Tecniche di vendita base
•     Vendita complessa e BtoB
•     Tecniche di negoziazione
•     Customer service
•     Comunicazione e relazione
•     Public speaking
•     Time management
•     Leadership
•     Motivazione 
•     Problem solving e creatività
•     Team building e Teamwork


•     Coaching

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